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L’altro spogliatoio: la Lazio di Simone Inzaghi

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fonte immagine: Twitter ufficiale Champions League


È il momento della verità per il Bologna di Sinisa Mihajlovic, che stasera si troverà di fronte una delle squadre più forti della passata stagione, la Lazio di Simone Inzaghi. Entrambe le squadre per motivi diversi sono chiamate a fare risultato e rispondere al periodo negativo che le ha colpite in campionato.
Sarà una partita difficile da decifrare con la Lazio reduce da un duro KO subito a Marassi contro la Samp di Ranieri in campionato, ma anche dalla fresca vittoria casalinga in Champions contro il Borussia Dortmund. Il Bologna col morale da rianimare dopo la clamorosa rimonta subita in casa dal Sassuolo.

SOLIDITÀ – Se da una parte c’è un Bologna sta infrangendo diversi record negativi a causa di una striscia di ben 37 partite consecutive con almeno un gol subito, dall’altra c’è una Lazio, che sia per problemi di assenze, che anche per qualche amnesia di troppo, in questo primissimo scorcio di Serie A si è ritrovata a fare i conti con una sorprendente fragilità difensiva, sono infatti 8 le reti incassate dai biancocelesti. Ben 7 di queste sono arrivate in sole due partite, contro Atalanta e Sampdoria.
In particolare la sfida con la Sampdoria ha sottolineato 3 temi. Dal punto di vista difensivo la problematica più rilevante è stata la difficoltà della Lazio nel coprire i continui cambi di gioco e le sovrapposizioni del 4-2-3-1 che il tecnico testaccino ha immaginato, preparato e mostrato in campo alla perfezione per mettere in difficoltà la squadra di Inzaghi.

LUIS ALBERTO E IMMOBILE – Gli altri due aspetti che hanno impressionato negativamente della Lazio, confermati anche dalla grande prestazione europea contro il Dortmund, sono i legami fortissimi indissolubili tra le prestazioni di Luis Alberto e Immobile e il risultato dell’Aquila.
Contro la Sampdoria, Immobile è stato assente per squalifica, e la Lazio ne ha risentito con mancanza di profondità, poco pressing sull’inizio dell’azione blucerchiata e poca presenza fisica di Caicedo, in difficoltà rispetto alle scorse stagioni, e l’inesperienza di Muriqi. Il ritorno in campo nella sfida contro la sua ex squadra, il Dortmund, ha visto la Lazio trionfare grazie anche alle sue giocate, un gol e un assist e tanto altro.
Il numero 10 biancoceleste invece si è contraddistinto per due prestazioni completamente diverse. Se con genovesi si è limitato ad insistere in zona centrale, contro i tedeschi ha espresso tutta la sua classe e fantasia. Soprattutto sulla verticale, proprio per i movimenti, i tagli di Immobile, sono arrivati 2 dei 3 gol dei biancocelesti.

Insomma, una dipendenza da Immobile e Luis Alberto che potrebbe anche essere un aspetto positivo per il Bologna che potrebbe avere punti di riferimento su cui lavorare per arginare la Lazio.

 

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