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L’analisi di Bologna-Inter 1-1 – 21 set

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Splendida partita del Bologna martedì sera; forse una delle migliori da quando Donadoni siede sulla panchina dei rossoblu. Un match giocato con la giusta intensità per tutti i 90 minuti, con una squadra corta, stretta, aggressiva, precisa nei passaggi, e pericolosa in zona gol. Unica pecca sicuramente è stata la scarsa freddezza sotto porta, ma più di così contro un Inter che veniva da 4 vittorie consecutive, era difficile fare. 

Le assenze di Destro e Palacio non hanno scosso Donadoni, che senza problemi ha mandato in campo Bruno Petkovic, anche lui mostruoso l’altra sera. 
Con il croato centravanti il mister ha continuato con il 4-3-3, con Verdi, come si vede dall’immagine, molto vicino alla punta e libero di svariare su tutto il fronte d’attacco. Come terzino destro è tornato dal primo minuto Mbaye, e in mezzo ha trovato posto anche Donsah, autore di una partita pressoché perfetta, sia in fase di interdizione, che in quella di sviluppo della manovra, dove sapeva sempre trovare la verticale giusta. 

D’ora in poi parleremo solo del Bologna, perchè la prestazione vista martedì non può essere oscurata da un episodio. Quindi non parleremo del rigore assegnato all’Inter, ma solo della bravura di Donadoni e dei suoi ragazzi. 

Fin dalle primissime battute i nerazzurri hanno capito che sarebbe stata una serata difficile. La prima occasione capita sui piedi di Di Francesco.

Federico parte da sinistra puntando Skriniar, che era uscito per coprire la zona di D’Ambrosio. Lo punta e lo salta secco, riuscendo a ritagliarsi lo spazio per calciare; ma Vecino è bravo ad accorciare e a chiudere lo specchio al numero 14 che calcia a lato. 
L’aspetto interessante però è l’aggressività iniziale dei rossoblu, che si fanno trovare in 5 al limite e dentro l’area di rigore, costringendo l’Inter ad abbassarsi verso la porta di Handanovic. 

Pochi minuti dopo altra occasione, questa volta doppia. 

Donsah controlla un pallone in seguito ad un calcio d’angolo, e con grande freddezza serve nello spazio Verdi, non seguito colpevolmente da Borja Valero. Simone sceglie di tirare sul primo palo trovando un granitico Handanovic, e sulla respinta Pulgar mette a lato di pochissimo. Assalto vero e proprio del Bologna che mette alle corde la squadra di Spalletti.

Pochi minuti dopo altra disattenzione dei milanesi, e altra giocata super dei petroniani. 

Il solito Verdi raccoglie palla sulla sinistra, e punta D’Ambrosio, lo salta e calcia di pochissimo alto. Questa volta l’errore dell’Inter è gravissimo perchè si sono esposti all’1 contro 1 sull’esterno, non raddoppiando né con il centrocampista di riferimento, né con il centrale difensivo. Rischiare l’uomo contro uomo con Verdi non è mai una buona idea: vedere per credere.

Pochi minuti dopo ancora occasione per Verdi.

Questa volta l’errore più grave lo compie il portierone nerazzurro, che rinvia basso verso Vecino, che viene anticipato da un prontissimo Poli
Anche se l’errore è sul rinvio, c’è da sottolineare il pressing portato dai giocatori rossoblu. Addirittura Borja Valero si trovava in linea con i centrali per farsi dare il pallone, e il tridente DiFra-Petkovic-Verdi era praticamente a uomo su appunto Borja, Skriniar e Miranda. Di solito quando è così il portiere o rilancia lungo centralmente (come ha fatto), oppure serve i terzini che si allargano molto. Anche su questo però c’è da notare il movimento di Masina, che stava andando ad accorciare su D’Ambrosio. 
Nell’occasione comunque sono bravissimi Poli e Petkovic, un po’ meno Verdi, ma era complicatissimo trovare lo specchio vista la buona uscita i Handanovic. 

Al 32′ però finalmente il Bologna la sblocca con la magia di Verdi. 

L’azione parte tra i piedi di Petkovic, che protegge l’ennesimo pallone. Bruno alza la testa e vede Borja Valero e Vecino fuori posizione, con Verdi che intelligentemente si è messo nella loro posizione. Il croato serve perfettamente Simone, che resiste alla carica di Vecino e punta l’area. D’Ambrosio non accorcia per via dell’avanzata di Masina, mentre Skriniar rimane colpevolmente troppo statico. Verdi quindi guarda la porta, respira, e lascia partire un sinistro da antologia a uscire verso l’esterno. 1 a 0 meritatissimo!

Il secondo tempo si apre con un Inter più vogliosa rispetto alla prima frazione, ma che si rende pericolosa solo con dei calci d’angolo. L’azione nerazzurra viene sempre bloccata in partenza dai ragazzi di Donadoni che intasano ogni linea di passaggio, e raddoppiano i due esterni Candreva e Perisic.

L’azione più bella della secondo tempo è prodotta sempre dai rossoblu, con Donsah che viene liberato al tiro.

Di Francesco serve con i tempi perfetti Donsah, che viene da dietro e lascia partire un destro potente, ma poco preciso, che termina comunque di pochissimo alto. Anche in questo caso c’è da notare la presenza di ben 4 uomini in area, più DiFra e appunto Donsah a supporto dell’azione. Questo coraggio portava tutta l’Inter, tranne Icardi, a difesa della porta di Handanovic. 

Poco dopo il fattaccio, e l’1 a 1 di Icardi su rigore, ma non ci interessa parlarne.

Bravi, bravissimi ragazzi. Grazie per la perfetta partita e per l’entusiasmo messo nel rettangolo di gioco. Difficile trovare qualcuno che abbia fatto meglio dell’altro, quindi non facciamo nomi, ma riteniamo che tutti meritino un bell’8 in pagella. 

Applauso enorme anche per un Donadoni che ha preparato alla perfezione la partita, riuscendo a mettere in campo una squadra che ha saputo essere sempre corta tra i reparti, occupando al massimo 24 metri, con un baricentro che si avvicinava ai 50 metri.

Ora testa alla doppia trasferta contro Sassuolo e Genoa. Dobbiamo affrontare ogni partita con questo atteggiamento, e sicuramente ci toglieremo delle soddisfazioni.

 

(Fonte immagini: LegaSerieA e Corriere dello Sport)

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