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L’inaDieguato – Diamanti L come LEALE – 28 Gen

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DIAMANTI: L come LEALE


Caro Alessandro, Ieri hai giocato un’altra partita degna del tuo nome. E’ vero, hai perso un paio di palloni che potevano avere effetti “sanguinosi”, in particolare quello su cui Eder ha calciato in diagonale, sfiorando il palo. Però non fai mancare alla squadra il tuo esempio, i uno che in campo dà tutto. Nel bene e nel male “ci sei”. E’ qualcosa di importante. Nel bene al 90′: ti sei presentato sul dischetto e con calma olimpica hai spiazzato Da Costa. Poi non hai esultato. Che ci si faccia caso è evidente. Ma io ti scrivo per esprimerti piena solidarietà. Per dirti che non tutti hanno la sensibilità di un rinoceronte come chi ha vergato quel comunicato. Non tutti i tifosi hanno pensato che, sì, si può fare a meno di te. Io, confesso, ho pensato all’opportunità per te, più che ai miei stessi interessi di tifoso del Bologna. Uno come te lo blinderei, a uno come te, che si sbatte come te sul campo, Ant la formica fa il solletico. Non prendo neanche in considerazione l’altro nome fatto, il pur bravo Saponara. Solo un pazzo avrebbe pensato di sostituirti con quei due. Ma vengo al dunque. Capisco perfettamente le tue ragioni, di fronte all’uso brutale dei termini. Come si fa a scrivere a un perfetto sconosciuto, pur magnate, cinese che il club “si vede costretto a interrompere la trattativa”. Vuol dire focalizzare l’attenzione sull’acquirente e su di te. Vuol dire non avere il benchè minimo senso di rispetto della persona-patrimonio della società. Ti vedi costretto? Perciò, Alessandro, con queste mie vorrei dirti che hai vinto cento a zero, ieri, presentandoti sul dischetto, spiazzando Da Costa, con un immenso senso del dovere. Quello che non ti fa difetto e che si unisce ai colpi di genio. Per quel che vale, grazie. Grazie di aver risposto con un segno all’insensibilità altrui. Noi stiamo con te, tutta la vita. E “ci vediamo costretti” – così vanno questi tempi – a sopportare la mancanza di stile di altri.

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