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L’Uomo della Domenica: La giusta dose di umiltà che ci mancava – 23 ott

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Ancora non siamo pronti. Roberto Donadoni, in conferenza stampa, lo aveva ribadito più e più volte: vietato montarsi la testa. Vietato. Perché lo scivolone è dietro l’angolo, e non sai mai quando potrebbe arrivare.

Ebbene, in un grigio pomeriggio d’ottobre, in cui un pareggio poteva anche starci, l’Atalanta, che ha dimostrato una maggior compattezza (e, lasciatemelo dire, anche un maggior tasso tecnico, nonostante si sia intravisto poche volte nel corso del match), è riuscita a portarsi a casa 3 punti che comunque ha dovuto sudarsi – e non poco – contro un Bologna apparso più spento rispetto alle ultime uscite. Un calo fisiologico che, per una squadra come il Bologna, è normale, più che logico considerato l’intero campionato ancora da affrontare. Ma quindi, in tutto ciò, chi è il vero Uomo della Domenica di Atalanta – Bologna?

Mio modestissimo parere, quel bagno di umiltà che mancava, che serviva all’ambiente intorno al Bologna (attenzione, non al Bologna stesso, ma all’ambiente che gli fa da contorno) e che presumibilmente farà intendere che è inutile, dannoso volare quando ancora le ali non le si hanno.

Un passo per volta, come Joey Saputo ha sempre insegnato, con la speranza e la certezza che la crescita sarà graduale, anche sotto l’aspetto tecnico. E l’Atalanta è maestra sotto questo punto di vista.

Per cui, incassata una sconfitta che sì, può dare fastidio ma che alla fin fine è giusta, non fasciamoci la testa, non immoliamoci e non iniziamo a considerarci vittime sacrificali: non è un caso che il Bologna sia stato in grado di portarsi a casa 4 risultati utili consecutivi. E quindi ben venga, per certi versi, una sconfitta del genere, contro una squadra rodata che ha una sua dimensione e sa bene quale deve essere il suo campionato. Ben venga perché è anche con partite del genere che si cresce.

Ultimo ma non ultimo punto, gli infortuni: anche oggi sono stati tre gli acciaccati durante il match; Vasilis Torosidis e Rodrigo Palacio sono stati costretti al cambio, mentre Adam Masina è riuscito a finire il match. Dalle parti di Casteldebole bisognerà seriamente lavorare (e non poco) su questo aspetto che ormai si trascina da due stagioni.

 

Per cui, messa in archivio una sconfitta giusta (in cui si è peccato di coraggio), testa alle romane, partite in cui bisognerà mettere in campo la giusta dose di cattiveria vista fin qui per provare a strappare, se non dei punti (quelli saranno prerogativa contro squadre di livello simile del Bologna, e tutto di guadagnato contro formazioni di fascia più alta) obbligatori saranno gli applausi, quelli sì. Testa alta Bologna. Testa alta ma sulle spalle, e piedi sempre per terra, anche se siamo convinti che non sia mai stato un problema né di Donadoni, né dei suoi giocatori …

 

 

Foto: www.sportmediaset.it

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