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La Bottega dei Talenti – Andrija Zivkovic

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In un mercato estivo povero di operazioni oneroso anche da parte delle big, condizionato in maniera pesante dalla crisi dovuta all’emergenza coronavirus, i colpi più interessanti si sono registrati, da parte di chi con inventiva e senso degli affari, ha cercato di accaparrarsi i migliori talenti in giro per l’Europa.

È questo il caso del PAOK Salonicco, storica compagine greca, tornata nel 2019 a rivincere il campionato ellenico dopo 30 anni di attesa, grazie alla turbolenta e facoltosa proprietà di Ivan Savvidis, noto per il poco edificante ingresso in campo per proteste, durante una importante partita di campionato dell’11 marzo 2018tra la sua compagine e i rivali dell’AEK, con una pistola a portata di mano.

Questa estate, dopo la fallita difesa del titolo, il PAOK ha approfittato di un’occasione imperdibile sul mercato. Infatti, a parametro zero, dopo la rescissione avvenuta il 26 agosto 2020, è rimasto libero di accasarsi Andrija Zivkovic, 24enne, fantasista serbo.

Andrija Zivkovic nasce a Nis, nella zona della Serbia Centrale, l’11 luglio 1996. Cresce calcisticamente nel Partizan, squadra il cui settore giovanile ha prodotto grandissimi talenti, tra cui Stefan Jovetic, Adem Ljajic, Lazar Markovic, Jojic, Nastasic, Mitrovic, Savic, Tosic, alcuni noti per essere passati dalla Serie A, altri per aver illuso il pubblico internazionale, ma anche di talenti che devono ancora (forse) sbocciare come quello di Dusan Vlahovic (qui la sua scheda)

Si può dire che finora, quella di Zivkovic è una storia molto simile a quella di diversi colleghi presenti nella lista di cui sopra, ma anche ad altri passati da Lisbona, sponda Benfica e cresciuti dall’altra parte della barricata a Belgrado (la Stella Rossa).

Dopo aver terminato la trafila nelle giovanili del Partizan il 28 aprile 2013, esordisce a 16 anni, subentrando nella sfida dei bianconeri contro il Novi Pazar. Nella stagione successiva 2013/14, Andrija trova continuità e gioca ben 25 partite, segnando 5 gol e fornendo 1 assist. Debutta anche a livello europeo, nel turno preliminare perso dai serbi 3-0 contro gli svizzeri del Thun.

Dalla stagione 2014/15, a 18 anni appena compiuti, è titolare nella gloriosa squadra serba. Gioca 40 volte, di cui 25 da titolare. Nel computo totale la sua stagione è notevole: segna 7 reti e fornisce 4 asssist.
Nella stagione 15/16, nonostante un infortunio alla coscia che gli impedisce di giocare con continuità, Andrija gioca 27 partita, in cui arriva a quota 12 reti e 8 assist, è la consacrazione.

In quella stessa estate, non avendo rinnovato l’accordo che lo legava al club che lo ha cresciuto, passa a parametro zero nelle fila del Benfica. Nella prima stagione al Benfica, con il tecnico Rui Vitoria, vede pochissimo il campo fino a Natale. Tuttavia, dall’inizio del 2017, il fantasista serbo gioca e mostra il suo talento finendo la stagione con sole 17 presenze da titolare, 24 totali, ma un bottino di 11 assist e un gol. Esordisce, anche se solo per uno spezzone anche in Champions League.

Nella stagione 2017/18, il Benfica è ancora in Champions League, dopo la vittoria del campionato precedenti. In panchina c’è ancora Rui Vitoria. Il tecnico portoghese concede più spazio ad Andrija, ma a fronte di 30 presenze totali tra campionato e coppe, segna 3 reti e fornisce solo 6 assist, magro bottino per un fantasista del suo talento. Il Benfica però porta a caso un altro titolo.

La stagione 18/19 è condizionata dal cambio di gestione tecnica. Da gennaio a Rui Vitoria, subentra Bruno Lage. Dopo una prima parte di stagione altalenante trova sempre meno spazio. A fine stagione le presenze saranno comunque 30 e 7 gli assist, ma la sua stagione è deludente nella progressione negativa.

L’ultima stagione intera, quella 19/20, condizionata dalla pandemia, è stata per Zivkovic una via crucis, con sole 3 presenze. La sua esperienza portoghese termina il 26 agosto 2020, con 2 campionati portoghesi 2 Supercoppe all’attivo.

Nella nuova stagione col PAOK, l’inizio non è stato stupefacente con 5 presenze e una rete in campionato, mentre tra preliminari di Champions e la prima partita di Europa League ha segnato 1 rete e fornito un assist.

Con la Nazionale ha giocato fin dall’under16. Con le selezioni giovanili ha giocato 50 partite e segnato 21 reti. Inoltre, con l’under 20 ha vinto anche il Campionato del Mondo di categoria del 2015, giocando le 7 partite, segnando due reti e fornendo 2 assist.
Con la Nazionale maggiore, ha finora giocato 17 partite, senza segnare alcuna rete.

170 cm x 66 kg, Andrija è un calciatore dal fisico brevilineo, una struttura muscolare sviluppata soprattutto negli arti inferiori. Caratteristiche fisiche che fanno di lui giocatore bravissimo e agilissimo negli spazi stretti, a tratti sgusciante.

Mancino naturale, nasce nel ruolo di trequartista, dal quale negli anni del Partizan ha impressionato per visione di gioco e capacità di gestire il gioco da regista avanzato, inventando grazie al suo estro. Col passare degli anni è stato in grado di affinarsi e ricoprire tutte i ruoli della trequarti.

Predilige partire dal centro del campo, per svariare su tutto il fronte e impegnarsi sia sulla destra che sulla sinistra. Queste caratteristiche, insieme ad un dribbling e un tiro potente e soprattutto di rara precisione. Dai settori esterni del terreno di gioco è stato spesso protagonista di assist serviti attraverso stupendi cross col suo mancino.

Perfetto nella conduzione del pallone, talvolta usa anche il destro, caratteristica non comune nei giocatori mancini, spesso “vittime” del loro piede mancino. Non di rado si è visto Andrija segnare sia di sinistro che di destro e fornire anche assist con il piede debole.

Negli anni passati è stato più volte accostato a Roma, Inter e Juventus. Tuttavia, la sua giovane carriera progressivamente scemata fino a deludere le attese rispetto al suo talento, lo ha portato ad accasarsi a parametro zero in un campionato di terzo o quarto livello europeo. Chi lo conosce insiste sul suo talento, ma le difficoltà di ambientamento in Portogallo, nonostante una prima stagione ottima, fanno pensare che Zivkovic avrebbe difficoltà quasi ovunque. Certo, per squadre di medio livello in Serie A, il suo ingaggio questa estate sarebbe stato un’occasione imperdibile.

 

 

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