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La Bottega dei Talenti – Dennis Man

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fonte immagine: Twitter ufficiale FCSB


Il viaggio della Bottega dei Talenti continua senza sosta. E oggi si sposta nell’est europeo, in Romania. Il calcio rumeno non sta attraversando un grande periodo. È uscito con le ossa rotte dall’ultimo Europeo, in Francia, e ha attraversato un lungo periodo di carenza di talento.

A darle speranza oggi c’è una buona nidiata di talenti, tra questi c’è ovviamente Ianis Hagi, figlio del grande Gheorghe, ma soprattutto il protagonista del nuovo appuntamento con La Bottega dei Talenti: Dennis Man.

Conosciamolo meglio.

Dennis Man è nato a Vladimirescu, piccolo comune nel distretto di Arad, Romania, il 26 agosto 1998. Inizia a giocare a calcio in tenera età ed entra immediatamente nella scuola calcio dell’Atletico Arad, una piccola società locale, la quale tuttavia ne cura benissimo la crescita. Nel 2010, Dennis va in Inghilterra per sostenere un provino con il Manchester City, appena passato sotto il contro dello sceicco Mansour. Il provino non va a buon fine e Dennis torna all’Atletico. Nel 2014 è l’UTA Arad, ben più nota società della città che dà il nome al distretto, che si assicura il talento di Dennis. Dopo un anno nel settore giovanile, durante la stagione 2015, viene aggregato alla prima squadra, con la quale esordisce immediatamente tra i professionisti, nel ruolo di punta. Il 29 agosto 2015, a 17 anni e 3 giorni, esordisce nella seconda divisione del calcio rumeno, la Liga II, giocando titolare nella prima giornata del campionato contro il Gaz Metan. Man non trova continuità nel corso della stagione regolare, tuttavia nella seconda parte della stagione durante il girone promozione contribuisce in maniera significativa a portare l’UTA Arad al playoff promozione, poi perso contro il Voluntari. A fine stagione, dopo aver disputato anche qualche partita in Coppa di Romania, il suo bottino sarà di 26 partite, 9 gol e 4 assist.

Nella stagione 2016/17, dopo le prime 5 partite con l’UTA Arad in Liga II, la Steaua Bucarest lo strappa alla piccola società di seconda divisione per 400 mila euro. Da sottolineare come, ancora nel ruolo di attaccante Dennis, in quelle prime 5 apparizione mise a segno 5 reti. Il resto della stagione è irrilevante ai fini statistici, Dennis fa tanta panchina, collezionando appena 8 presenze, una rete e un assist.

Dalla stagione 17/18 Man cambia posizione in campo. Non più punta ma esterno a destra o in alternativa trequartista. Nella nuova posizione si prende di prepotenza la titolarità. In campionato gioca 34 partite, tra regular season e girone per il titolo, segnando 10 gol e fornendo anche 4 assist. In Coppa di Romania gioca 3 partite, segnando 2 gol conditi da 3 assist. Intanto, però, è arrivato anche l’esordio internazionale: prima in Champions League, nei preliminari dove l’FCSB viene eliminato dallo Sporting, poi in Europa League, dove Man gioca sia il girone che la sfida ai 16mi con la Lazio, facendo registrare solo un assist. A fine stagione il computo totale dirà 47 presenze, 13 reti e 8 assist

La stagione 2018/19 conferma il livello altissimo raggiunto da Dennis nella posizione di esterno destro. A fine stagione, nelle 39 partite totali, mette assieme 10 gol e 8 assist. Il 12 agosto 2018, inoltre, gioca anche per la prima volta con la fascia da capitano della Steaua.

La stagione 2019/20, oltre ad essere condizionata dallo stop a causa del covid, è caratterizzata per Man da un lungo infortunio muscolare che ne minerà il rendimento soprattutto tra agosto e ottobre. A dispetto di questo infortunio Man disputa un’ottima stagione prima e dopo lo stop. Gioca tra campionato, coppa e preliminare di Europa League, 31 volte, segnando 9 gol e mettendo a referto 5 assist. In Coppa di Romania è suo il gol che lo scorso 22 luglio ha dipinto la Coppa Nazionale dei colori rosso e blu della Steaua Bucarest.

L’inizio di questa nuova stagione è stato invece folgorante. Da esterno destro offensivo, nelle prime 7 partite, Dennis ha segnato 8 gol e fornito 7 assist tra campionato e preliminari di Europa League. Un rendimento straordinario che conferma la crescita avuta in tutti questi anni. Di queste 8 reti, 3 sono arrivate addirittura in una sola partita di Europa League, ai preliminari. Un’altra tripletta l’ha segnata in campionato. E proprio in Liga I ha fornito ben 2 assist nella vittoria nel derby con la Dinamo.

In Nazionale ha esordito il 27 marzo 2018, quando ancora aveva solo 19 anni. Ora conta 4 presenze e una rete, segnata nel giugno 2019 contro Malta. Tra il 2017 e il 2020 ha giocato anche con la Nazionale under 21 per ben 16 volte, trovando anche 2 gol e 2 assist. In precedenza, durante tutto il 2016, era stato parte della Nazionale under 19, giocando 4 volte e timbrando con un gol l’apparizione finale con la rappresentativa di categoria.

182 cm x 83 kg, ha un fisico longilineo ed una struttura muscolare uniformemente sviluppata. Possiede leve piuttosto lunghe, che riesce a muovere ad altissima frequenza, producendo grande velocità, sia sul lungo che sul breve. Nella conduzione del pallone ha lo sguardo sempre alto e attento a ciò che gli accade intorno, questo lo aiuta ad avere un’ottima visione di gioco e riflessi pronti per anticipare le mosse degli avversari

Mancino naturale, nel controllo della sfera si aiuta spesso col piede destro, e talvolta usa il piede destro anche in fase di conclusione. È dotato di ottima tecnica individuale, che unita a ottimi riflessi gli permette di essere micidiale nel dribbling sulla prima pressione dell’avversario.

Dal punto di vista balistico e realizzativo, calcia in maniera potente e precisa soprattutto col suo piede naturale. Non di rado lo si è visto accentrarsi e colpire con un tiro di mancino forte e teso. Inoltre, è in grado di segnare in tanti modi, mostrando un fiuto per il gol invidiabile frutto dei primi anni da professionista e del periodo delle giovanili nei quali giocava come punta.

Oggi è un esterno di destra, che divide le sue statistiche tra gol e assist. Dennis ama partire da destra per rientrare sul suo piede forte e concludere a rete o trovare l’imbucata giusta. Quando ne ha l’occasione, a dispetto di una maggiore confidenza sul mancino, cerca anche il fondo per servire assist col piede debole.
Tra le peculiarità del gioco di Man c’è anche la tendenza a giocare sul centro-destra, in una posizione piuttosto accentrata rispetto alla fascia. In questa porzione di campo tra la fascia centrale e quella di destra, noto in gergo tattico come halfspace, Man ama ricevere il pallone, anche spalle alla porta, girarsi e puntare diritto all’obbiettivo finale sia che si tratti di un’azione personale, di uno scambio o una rifinitura per un compagno.

È da verificare l’adattabilità come esterno in un campionato tattico come quello italiano, in cui all’esterno offensivo è comunque richiesto un impegno tale da non trattarsi di un ruolo di semplice fantasia, talento e velocità, ma anche di resistenza e sacrificio.

La valutazione transfermarkt di Dennis Man è di 5 milioni di euro, ma quella reale è almeno il doppio, se non addirittura il triplo. Il presidente della Steaua all’inizio dell’estate si era spinto, si dice, fino a 30 milioni come richiesta per lasciare andare l’esterno classe 1998, ma la pandemia covid ha chiuso le porte all’addio del calciatore rumeno, ipervalutato dal suo presidente. In estate è stato accostato a mezza Serie A, ma tutte ipotesi appunto senza esito.

Alle cifre contenute, ipotizzate, rispetto alle esorbitanti richieste dell’FCSB, Man potrebbe essere un investimento nelle corde del Bologna, che in futuro avrà sicuramente l’onere di cercare un investimento per il dopo Orsolini.

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