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La Giornata del Cuore

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Bologna 23 settembre:la giornata del Cuore. Bologna ha il cuore grande, la gente di Bologna ha sempre avuto il cuore grande e persino la Nostra squadra ha il cuore grande.Ma ultimamente un po’ troppo!! 

 Quella domenica di cuori ne avevamo visti quasi 4000, quelli dei bambini delle scuole di Bologna che per il Cuore grande della dirigenza del Bfc avevano riempito gratuitamente la curva San Luca, 4002 se contavamo anche i Nostri Edoardo e Gregorio, i bimbi della Fra e del Capitano di Carpi, scesi per festeggiare insieme a Noi una vittoria annunciata.”Tanto Andrea, questa partita si vince col cuore”. Ma alle volte oltre al cuore e alla pazienza, come diceva l’Arrigo di Fusignano, ci vuole anche il cu…..lto della preparazione minuziosa. E Domenica i Nostri ragazzi sembravano una cucciolata di Cocker Spaniel, impossibilitati per razza ad offendere l’avversario. E se le novità del primo pomeriggio (Perez e Tibè in panca,contrariamente alle aspettative della vigilia) ci avevano lasciato stupiti, le conferme di Gyorgy, Compitino e Pulzo preannunciavano almeno sulla carta una replica di Roma, nella sostanza e nel risultato.

Profezia autoavverante: infatti, trascorsa una manciata di minuti dall’inizio del match, l’austro ungarico inventa una velenosa palla tagliata verso il centro dell’area e il suonatore di Stradivari, inserendosi in mezzo ad un paio di  Cip e Ciop pescaresi, uccella”Bella Gnocca” Perin spedendo la palla in fondo alla rete. 

Roma partTwo e titoli di coda alla partita? Ma neanche per sogno e figuriamoci se nella giornata del Cuore potevamo essere così cinici da irridere la Stroppa band, ultima in fondo alla classifica e con poche chanches disalvezza. Non se ne parlava neanche!

Così aveva inizio il periodo dei regali alla squadra avversaria, Nostra inconcludenza pura, fino all’episodio “Premio Bontà Due Torrisotto l’alto patrocinio della Regione Emilia Romagna” dove il NostroChicco al grido “vengo pure io alla festa” si incaricava di premiare i Biancocelesti, fino a quel momento in procinto di partecipare ad una puntata di “Chi li ha visti” a reti unificate,  con un liscio su punizione di Quintero (ma che già domenica dovrebbe essere Quartero ese continua a giocare così potrebbe arrivare anche Terzero se non Secondero) che mortificava tutti i presenti sugli spalti compresi gli occupanti delle Tribunette, che per l’occasione erano murate di gente che attendeva la prima vittoria fra le mure amiche, avendo speso un capitale per sentire e gustare la partita da vicino, anche  i moccoli di Mister Pioli . Detto fatto: dalla panchina prese ad alzarsi una contraerea di giaculatorie ed improperi nei confronti degli undici cockeroni,  incuranti delle sorti dell’incontro ( o per lo meno dagli spalti l’impressione era quella).Il secondo tempo, assolutamente fedele alla linea editoriale del primo, non dava segnali di inversione di tendenza e occorreva dare una scossa, provare ad inserire l’elemento destabilizzante per la retroguardia avversaria, il grimaldello che aprisse le chiusure a doppia mandata della squadra abruzzese.

Non avendo più Gaston e reputando Pasquato ancora non adatto a calcare i palcoscenici del grande calcio della Seria A, il mister allora si ricorda che poteva riproporre  Jimmy, le cui scarpe Arancio Fluo sono attualmente studiate contemporaneamente da Nasa e Us Air Force quali bersagli per le bombe intelligenti, in quanto individuabili con una vista mediocre dalla ionosfera, per cercare di ribaltare il risultato.

Il poco o nulla dei minuti finali, racconta dell’esordio di RunnerAbero, che per la felicità del debutto, sta ancora inanellando giri su giri di campo in quel di Casteldebole, a 48 ore di distanza dal fischio finale.

Un pari finale finale che però non deve scurirci il volto, perchè se pensate che anche la Milano calcistica è figlia di troppi Strafal(ma)cioni per quella che è la panchina interista e  sicuramente su quella milanista non c’e’ da stare Allegri, mentre, se vogliamo apparentare la Nostra ad una scala, ci sono ancora molti Pioli da salire. 

Così è la vita…Permettetemi di terminare la mia giornata del Cuore  con un pensiero di grande affetto per una persona che a me ( ma non solo a me) sta molto…a Cuore: ciao Nuanda, amico mio e di tutti i 1000 cuori sparsi per il nostro mondo, grandissimo tifoso che quando gioca il Bologna scende da Bolzano (oltre 400 km a/r!!!!!!) con la sua carrozzina  e il suo Nick, per stare insieme a Noi e  godere, per la sua infinita passione, dei Nostri ragazzi.

Caro Mario, mutuando il motto di una nostra acerrima rivale, per Te sono”365 sul campo”, uno scudetto per ogni giorno dell’anno. Credo sia il minimo….. .


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