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Mihajlovic: “Domani mancherà Danilo, sono curioso di vedere Antov. Sanremo? Canterò meglio se vinciamo!”

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Oggi, alla Vigilia di Cagliari – Bologna (domani alle 20:45), ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic. Di seguito si riportano le sue parole.

La scorsa partita hai detto: “se non si fa risultato a Cagliari abbiamo buttato via questo risultato”. Cosa vuol dire?
“Sicuramente col Cagliari può essere uno sparti acque: se vinci penso che al 90% sei salvo e poi pensare di toglierti altre soddisfazioni. Se ripetiamo la prestazione con la Lazio, con aggressività e intensità, sicuramente è più facile che arrivi un risultato positivo. Sono molto fiducioso. Abbiamo un’emergenza difensiva, perché ci mancano diversi giocatori, però Mbaye e Lollo [De Silvestri, ndr.] hanno dimostrato si saper giocare grandi partite. Domani mancherà anche Danilo e sono curioso di vedere anche come se la caverà Valentin”. 

Ce lo descrivi un po’ sul campo Valentin?
“Ancora parla poco in Italiano, comunichiamo con le nostre lingue. Stiamo lavorando individualmente su di lui. E’ un ragazzo di carattere. Sicuramente il Calcio italiano è differente da quello bulgaro e ancora non è pronto, ma è un ragazzo che impara in fretta. Sono curioso di vedere come si ambienterà. Deve stare sereno e tranquillo, mi piace come giocatore. È una cosa positiva vederlo sul campo per valutare come si è ambientato”.

Prima della partita con la Lazio parlavamo dei Svanberg e Dominguez. Andrai avanti così?
“Hanno fatto sicuramente una ottima partita. Jerdy c’è stato in quasi tutte le partite e ultimamente l’ho visto stanco e un po’ vuoto di testa. Ci sta perché è giovane ed è fuori da casa sua. Sicuramente lui giocherà tra domani e domenica. E’ un titolare. Domani vedremo chi partirà, non abbiamo problemi col centrocampo. I problemi sono in difesa: forse riprendiamo Dijks, ma altri non so. Forse Medel in panchina”.

E’ un campionato infido. Cosa ha visto di nuovo col Cagliari di Semplici?
“E’ una squadra quadrata. Sono bravi con le ripartenza e sui cross. Dobbiamo cercare di gestire noi la gara. Dobbiamo essere bravi nelle ripartenza e nelle coperture preventive e nella nostra metà campo dobbiamo essere aggressivi con i nostri esterni terzini, dando poca possibilità di fare cross e fare bene le marcature in aerea. Giochiamo come sappiamo fare noi. Abbiamo dei giocatori dalle caratteristiche che li metteranno in difficoltà”.

Pensa di aver trovato l’equilibrio difensivo che cercava?
“Non mi preoccupavo dei gol presi, ma di quelli che non si facevano. Sicuramente con l’arrivo di Soumaoro abbiamo avuto più compattezza. L’abbiamo detto, ci servica un difensore centrale. E’ un giocatore che ci ha dato più serenità. Dobbiamo fare i complimenti alla società al direttore [Bigon, ndr] per l’averlo preso, visto il tanto scetticismo. Se continua così abbiamo fatto un ottimo affare. Da quando è arrivato è migliorato e continua a migliorare. E’ molto equilibrato perché anche se sbaglia rimane sempre freddo”.

Chi ti da di più tra Skov Olsen e Orsolini?
“Per me sono entrambi titolari. Skov ha 20 anni ed è normale che abbia alti e bassi. Non mi è piaciuto l’atteggiamento che ha avuto quando è entrato, ma bisogno anche capirlo. Dato l’età io ci credo molto su di lui:  è intelligente ed è giusto che mi arrabbi quando uno entra e non tira fuori gli attributi. Sicuramente avendo tre partite in una settimana giocherà”.

Le ultime 4 partite hanno coinciso con il miglioramento di Sansone ed è stato più lui falso nove che Barrow. Coincidenze?
“Noi davanti non diamo punti di riferimento. Tutti e 4 i giocatori sono molto offensivi e si buttano negli spazi vuoti ed è anche una nostra forza. Ho detto che se avessimo avuto un giocatore con le caratteristiche da prima punta non giocheremmo così, invece così giochiamo in modo più fluido. Anche Barrow sta migliorando. L’importante è che sappiano quali spazi riempire”.

Pensando alla sua agenda fuori dal campo, come si muoverà tra Bologna e Liguria?
Sinisa scherzando sulla domanda: “Rimango un po’ in Sardegna, vedo se sono arrivati i ladri in casa e vedo come sta anche il giardino, siccome ho litigato col giardiniere e l’ho cambiato”. Poi torna serio: “Io torno sempre con la squadra! Anche se sono a Roma – a casa. Lo faccio perché voglio dare l’esempio”. 

Ibra infortunato, potrà concentrarsi di più sulla canzone, adesso?
“Mi dispiace che si sia fatto male. Non sapevo, comunque, che tra Bologna-Sanremo ci fosse 4-5 ore di distanza. Volevo prendere l’elicottero ma mia moglie ha paura, quindi dovremmo andare in macchina e non avrò tempo di fare i provini. Ma tanto non ne avrò bisogno: il mio secondo mestiere è il cantante. Solo che, essendo dopo la partita di mercoledì, non avrò il tempo di recuperare la voce. Ma canterò meglio se vinciamo”.  

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