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Mottastics – Manita

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Bologna Fc 1909


Numeri (e soprattutto considerazioni) ai tempi di Thiago Motta

E’ una classifica che splende come il sole in pieno luglio: verrebbe da scherzare dicendo che siamo salvi già a Febbraio, ma Carnevale è finito da diversi giorni e l’euforia della piazza è ormai incontenibile.

Uno dei segnali inequivocabili di questa euforia vanno sotto il nome di “presenze”: radunare oltre 26mila spettatori in un venerdì sera piovoso, con un avversario come il Verona  (terz’ultimo nel ranking della serie A, dopo un mercato invernale all’insegna dei saldi e ribassi), è il segnale che siamo di fronte ad un qualcosa di assolutamente impensabile e inimmaginabile, dopo i primi novanta minuti della stagione,quando i rossoneri di Pioli avevano chiuso la pratica con gol di Giroud e Pulisic. Ma quel Bologna era ancora un cantiere a cielo aperto, con gli ultimi “pezzi” appena arrivati.
E’ proprio da quel momento che si narra la nascita della leggenda di Fort Dal’Ara, fra le cui mura i rossoblù sono stati capaci di costruire la parte più importante della loro brillantissima classifica attuale: 14 partite giocate, 11 vittorie, 2 pareggi (con il Napoli, campione d’Italia ma in fase calante e il Genoa, che ha approfittato della nostra fase calante, raggiunto all’ultimo respiro da un gol del sempre verde Lorenzo De Silvestri) e la sconfitta contro il Milan sopra riportata.
Ma anche il percorso “away” ha avuto il suo perchè: 13 partite, con due partite vinte lontano da casa (Salernitana e Lazio, una volta detenute dallo stesso “padrone”), 11 pareggiate e 3 sconfitte (di cui due, contro Fiorentina e Cagliari,  il cui risultato se fosse stato diametralmente opposto, per come si è sviluppato il match, nessuno avrebbe detto alcunchè).
In questo percorso, mentre la fase difensiva è sempre stata molto valida (23 gol subiti, a pari merito con l’Atalanta, quarta dietro ai soli Inter, Juve e Torino), la fase offensiva è andata migliorando nel corso di questi ultimi mesi, con un bottino attuale di 39 reti segnate, che ci vede quinta dietro a Inter, Milan, Atalanta e Roma, ma davanti a Juve, Lazio, Fiorentina e Napoli (anche se alcune di queste devono ancora giocare la loro partita dell’ultimo turno).
E che il miglioramento sia nettamente in crescita lo dimostra la striscia degli ultimi 5 match, una manita di successi che era da decenni che il Bologna non portava a casa in serie A: cinque vittorie, 4 in casa con Fiorentina, Sassuolo, Lecce e Verona e la prova di forza, in rimonta, a Roma contro la Lazio. Solo Inter e Atalanta hanno replicato questo iter virtuoso (5 vittorie negli ultimi 5 incontri), Inter e Atalanta che il calendario ha voluto essere i prossimi due incontri del Bologna di campionato, entrambi colorati di nerazzurro.
Insomma il Bologna si appresta ad incontrare all’interno di 7 giorni due fra le più forti competitors del campionato, da cui si potranno iniziare a trarre le prime conclusioni su questa stagione rossoblù, con un finale di stagione ancora lontano (ci sono ancora 12 giornate da giocare per la Motta Band), ma un’Europa sempre più vicina.

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