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Orso-goal e un Bologna bellissimo: l’Inter cade (ancora) al Dall’Ara

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26 febbraio, ore 12.30. Piove da stamane su Bologna, e le prime immagini dal Dall’Ara sono caratterizzate dalle gocce sulle inquadrature, dal forte vento e dalle condizioni del campo non ottimali (si scivolerà molto, mentre in altre zone la palla tenderà ad arenarsi).

L’Inter arriva dalla vittoria difficile, ma condita da una buona prova, contro il Porto in Champions League; il Bologna dal 2-1 firmato all’ultimo da Orsolini contro la Samp. Rossoblù in piena corsa per il piazzamento Conference, mentre per i nerazzurri in ballo punti fondamentali nella corsa al quarto posto.  

PRIMO TEMPO. Provano subito a partire pimpanti gli uomini di Inzaghi, ma Dominguez e compagni sembrano essere subito ben disposti in campo da Motta, nel 4-2-3-1 composto da Posch, Lucumì, Sosa, Cambiaso; Schouten, Dominguez; Orsolini, Ferguson, Soriano; Barrow. I duelli sono molti, soprattutto a centrocampo, i ritmi alti sin dalle primissime battute, e il Bologna sembra poter mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra attraverso il palleggio e i movimenti di Musa Barrow: il gambiano difatti agisce da falsa punta, spesso allargandosi sulla sinistra e lasciando spazio agli inserimenti dei compagni.

Al 12’ il lampo è proprio di Barrow. Dopo un’ottima giocata dentro l’area piccola, allargata la palla su Ferguson vede il tiro dello scozzese infrangersi sul braccio di Darmian (ma dopo aver toccato il piede), e ci riprova qualche secondo più tardi, quando infila un imprendibile diagonale nell’angolino alla sinistra di Onana. Esplodono i festeggiamenti, ma Orsato ferma tutto: richiamato al VAR valuta la posizione di Dominguez (in offside) come disturbante per la visuale del portiere ex Ajax. Risultato, si ritorna sullo 0-0.

Il Bologna tuttavia non demorde, e al 18’ di gioco arrivano ben due occasioni nell’arco di una manciata di secondi: dopo una buona transizione, Cambiaso conclude provocando la risposta di pugno di Onana, che poi può solo soffiare sul tiro di Soriano stampatosi sull’incrocio dei pali.

Il primo quarto di gara scivola quindi via mettendo in mostra una compagine rossoblù in splendida forma, sfortunata nel non aver trovato il goal e forse penalizzata dalla conduzione arbitrale (le immagini successive mostrano il braccio di Darmian davvero molto largo, ma Orsato, richiamato al VAR, sembra non volerne sapere).

Al 25’, un ottimo intervento di Lucumì sfila il pallone a un indiavolato Lautaro, impedendogli di girarsi pericolosamente verso Skorupski, ed è l’unico lampo della prima frazione interista assieme alla conclusione di Mkhitaryan alla mezz’ora, alta. Poi, nell’ultimo quarto di gioco i ritmi si abbassano vistosamente, e non ci sono altre grandi occasioni salvo il colpo di testa di Lautaro, che a 5’ dal duplice fischio dell’arbitro incorna bene su cross di Bastoni, trovando però solo l’out alla destra di Skorupski.

Punizione alta di Orsolini, due minuti di recupero e poi negli spogliatoi, con uno dei migliori Bologna visti in stagione (anche al cospetto del livello dell’avversario), che chiude con il maggior possesso palla e ben nove conclusioni verso la porta.

SECONDO TEMPO. Il destino sembra restituire qualcosa ai ragazzi di Motta in avvio di secondo tempo: combinazione interista e strano rimbalzo del pallone che trae in inganno Skorupski; dopo un flipper la palla giunge quindi sui piedi di Calhanoglu, che a porta quasi spalancata scivola e spara alto.

Al 52’ una nuova grande occasione per il Bologna: Orsolini si accentra e mette un cross teso per Barrow, che però arriva in ritardo e non riesce a colpire; Soriano recupera la palla e cerca di piazzare sull’angolino destro, ma viene murato da Darmian.

Cinque minuti più tardi il primo errore di Lucumì, dopo un’ottima ora di gioco, che calcola male la traiettoria della palla e lascia involontariamente a Gosens; il tedesco serve forte Lukaku, la cui girata è però debole e controllata abbastanza agilmente da Skorupski.

Dzeko prende il posto di Lukaku, e al 70’ si assiste al suo primo squillo: ottimo uno-due tra Gosens e Acerbi, col difensore che mette in mezzo trovando la girata del bosniaco, ma Skorupski respinge ancora. 

L’Inter alza la pressione, il Bologna si abbassa, e il leitmotiv del finale di gara sembra essere quello di una prevedibile trincea, con il solo contropiede di Barrow (conclusione e parata di Onana) che non sembra poter spostare di molto la situazione.

Poi però accade l’imponderabile; uscita maldestra di D’Ambrosio, che non trova Barella per vie centrali: è il preludio al recupero di Schouten, che lancia Orsolini completamente libero sulla sinistra. Il numero 7 esegue un gran controllo, quindi si accentra e folgora Onana con un fantastico mancino al volo. Sette come i gol in Serie A, Orso corre sotto la curva, e il Dall’Ara esplode.

Lucumì si immola sul destro di Brozovic, e dal 79’ è battaglia pura. Tre minuti più tardi proprio il croato lascia il campo per la punta Carboni, mentre Motta sostituisce Ferguson e Soriano con Moro e Kyriakopoulos. All’86’ fuori un ottimo Barrow per Raimondo, nonché Schouten e Orsolini (standing ovation per lui) per Medel e Aebischer.

Nonostante i pochi minuti rimanenti e il gol da recuperare, i nerazzurri sembrano aver incassato il colpo e non reagiscono con particolare foga. I felsinei rimangono ben disposti in campo, mantenendo coperture attente e marcature ben strette. Sei i minuti di recupero, che scivolano via come tanti giocatori sono scivolati in campo: ma questa volta è un suono dolce, che coincide col triplice fischio di Orsato. L’Inter per il secondo anno consecutivo cade sotto le torri. Il Bologna ha vinto 1-0, ha deciso Orso-goal.

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