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Radio ‘Campini’: così la Fiorentina si prepara in vista di Bologna – 22 apr

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Non è in un gran momento la Fiorentina che sabato arriverà a Bologna per giocare l’edizione numero 140 del “Derby dell’Appennino”, 71esima al “Dall’Ara”: Gomez sarà incerto fino al fischio d’inizio ma è logico pensare che anche avesse qualche minuto nelle gambe Montella lo risparmierà in vista della Finale di Coppa Italia che i Viola giocheranno una settimana dopo, mentre sicuri assenti saranno Giuseppe Rossi e Ante Rebic. Montella si è visto quindi privato dagli infortuni dell’intero reparto offensivo, cosa che però non gli ha impedito di portare la squadra ad un quarto posto che, soprattutto vista la sfortuna avuta nei guai fisici dei suoi attaccanti, è un ottimo piazzamento. I gigliati hanno affrontato tutto il campionato con moduli sempre diversi a seconda della necessità e dell’avversario, utilizzando però prettamente il 3-5-2 ed il 4-3-3: contro il Bologna però si va verso un 4-3-1-2, con Borja Valero che agirà alle spalle dei due attaccanti “atipici” Cuadrado e Ryder Matos, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Joaquin e Ilicic.
Alle spalle dello spagnolo, uno dei migliori centrocampisti di tutta la A, un trittico che abbina bene forza e qualità tecniche composto da Vargas, Pizarro e Aquilani, che in riva all’Arno è rinato dopo alcune stagioni difficili. La difesa a 4 dovrebbe schierarsi, da destra a sinistra, con Diakite, Savic, Rodriguez e Tomovic, mentre in porta titolare inamovibile è Neto.
Pur patendo gravi assenze in attacco, la squadra di Montella è rivale quasi proibitivo per il Bologna, e la gara d’andata è lì a dimostrarlo: un netto 3 a 0 al “Franchi” (reti di Ilicic, Valero e Rossi) che stroncò un Bologna partito bene e che poteva contare ancora su Diamanti. I rossoblù possono sperare nella distrazione dovuta ad una finale di Coppa Italia che potrebbe significare primo trofeo vinto da Montella e primo anche della gestione Della Valle, un appuntamento dunque che i Viola prenderanno con molta serietà. Ci vorrà comunque un super Bologna, visto che anche a ritmi lenti e con un terzo posto ormai irraggiungibile, e seppure senza attacco, la Fiorentina pare davvero di un altra categoria. 

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