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Thiago Motta: «Non mi sento orgoglioso della squalifica, per i ragazzi e per i tifosi»

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Crediti: Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it

Oggi in conferenza pre Bologna-Sassuolo ha parlato Thiago Motta. Di seguito le sue dichiarazioni.

Come vi sentite dopo partita con il Milan?

«Abbiamo fatto una bellissima partita, ma capitolo chiuso e adesso pensiamo al Sassuolo».

In merito alla squalifica: «Niente da aggiungere».

Non è un rischio affrontare una squadra che forse cambierà sistema. Quali possono essere le insidie di questa gara?

«I problemi li abbiamo tutti, è il modo con cui reagisci che conta. Il Sassuolo è una squadra con grande talento. Abbiamo sofferto la partita d’andata, ma cercheremo di portarla dalla nostra parte».

Come sta andando la preparazione? 

«È un gruppo che sta molto bene per questa partita».

Sente nel suo gruppo la mancanza di vittoria? È una cosa che influenza l’allenamento?

«Vogliamo vincere sempre, per trasmettere alla nostra gente il nostro calcio».

Karlsson come sta procedendo nel suo rientro?

«Si sta allenando bene, come tutti gli altri. Hanno il tempo per dimostrare in allenamento il loro valore per partecipare in partita».

Le dirette concorrenti si stanno rinforzando con questo mercato. Quanto è stimolante il confronto con le altre?

«Dobbiamo concentrarci e migliorarsi ancora di più sulla nostra squadra, la strada è quella giusta».

I movimenti della tua squadra fanno parte del calcio moderno o della tua idea?

«Non so se fa parte del calcio moderno. Fa parte della mia idea di libertà, e con questa devono dimostrare e fare il massimo. Penso che la squadra sia migliorata tantissimo in fase offensiva. Dobbiamo continuare anche se il calcio è un continuo cambiamento, perché le altre squadre avversarie ci guardano e cercano di imitarci».

È un calcio relazionale o posizionale il tuo?

«Non saprei, ma è un calcio che mi piace da quello che vedo nei ragazzi. È un calcio in cui la squadra è organizzata ma c’è tanta libertà nella fase offensiva, un principio che ho imparato da Carlo Ancelotti: esprimere la propria libertà in fase offensiva, ma sempre rispettando l’organizzazione della squadra».

Con quale idea andrete in campo?

«Andare in campo sempre con l’idea e la voglia di puntare al miglior risultato. Ogni partita ha la sua storia. Anche nella fase difensiva potevamo fare meglio. Puntare al massimo delle nostre possibilità».

A san siro cos’è che non ha funzionato e che vi fa imparare anche per sabato?

«Due disattenzioni abbiamo avuto, i due goal per me sono stati causati da due azioni simili».

È il primo palleggio l’aspetto su cui sono migliorati i tuoi ragazzi?

«Non facciamo dei passaggi senza intenzione o idea. Per me è importante, i ragazzi lo sanno bene. Usare bene la palla mette l’avversario in difficoltà».

Come esce il Bologna da questo mese di mercato?

«Io sono soddisfatto del lavoro dei miei ragazzi. Santiago quando sarà con noi ne riparleremo, Mihajlo è un po’ indietro e Odgaard si è allenato bene».

Come si sente ad essere il primo multato a non aver mancato di rispetto all’arbitro?

«Non mi sento orgoglioso di quello che ho fatto, perché è una reazione che vorrei evitare. Penso ai miei ragazzi per prima cosa, perché voglio essere un esempio per loro, per i tifosi perché credo che facciamo questo lavoro e abbiamo la fortuna che esiste questa gente che alimenta e ci permette di fare questo lavoro. I tifosi vanno a vedere la partita per vedere uno spettacolo corretto, in cui i veri protagonisti sono i giocatori, non per vedere questo. Spero di potermi controllare di più».

Su Kristiansen: «Ragazzo fantastico. Ha una cosa che io amo, delle reazioni quando perde palla, mi ricorda quando sono arrivato a Barcellona. Quando perdi la palla, ogni volta che fai uno sbaglio, la reazione è quella di reagire ed aiutare. La sua attitudine è di un giocatore vero. È questo che vogliamo vedere».

Che persona è il presidente Saputo?

«Persona fantastica, provo un’ammirazione enorme e sono sempre molto felice quando è vicino alla squadra. La magia fa parte soprattutto dello stadio. Spero di poter continuare e contribuire a questa magia ed emozione che provano i tifosi».

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