Radio Chievo – Ultime notizie dal ritiro del Chievo – 9 gen

Si ringrazia, per questo aggiornamento sulla squadra di Maran, il nostro “speciale” inviato GianMarco Pacione, che ci ha raccontato lo stato dell’arte della squadra clivense per questa importante partita. Buona lettura.

Il Chievo Verona esce acciaccato dalle montagne russe di mercoledì pomeriggio. Un 3-3 casalingo, quello con la Roma, che ha iniettato positività ed entusiasmo in tutto il mondo della Diga; causando, però, problemi fisici e grattacapi disciplinari a pedine fondamentali di Maran. Gamberini e Meggiorini hanno difatti abbandonato il campo nella prima frazione di gioco: entrambi vittime di distrazioni muscolari. Lucas “El Pata” Castro, d’altro canto, non potrà giocare al Dall’Ara perché squalificato. Gamberini, nato a Bologna 34 anni fa, è un habitué di queste tipologie d’infortuni: per ovviare alla sua assenza, ormai certa, Maran si affiderà senza dubbio a Dario Dainelli, altro veterano della massima serie. L’ex Fiorentina completerà una datata linea a quattro difensiva, quasi tutta over 30, dove spiccano la grande personalità dello sloveno Cesar e la costanza di Cacciatore e Gobbi (che dovrebbe ritrovare la titolarità al posto di Frey). Molte più incertezze, invece, riguardano il sostituto di Castro nella mediana. L’argentino è stato fino ad ora il motore silenzioso di questo Chievo: sempre in brillanti condizioni fisiche e con un’eccellente capacità interpretativa del suo ruolo nel centrocampo a tre gialloblù. I papabili per la maglia titolare sono Rigoni e Pinzi, antitetici uomini di sostanza: l’uno alla prima vera stagione di serie A, vissuta da protagonista quasi casuale dopo anni di cadetteria, l’altro navigato soldato speciale già visto a Verona tra il 2008 e il 2010. Entrambi darebbero meno qualità e creatività all’azione clivense, sostituendo i felpati ritmi sudamericani del “Pata” con la propria solida concretezza. Se Radovanovic ed Hetemaj restano inamovibili, qualche dubbio sorge nella scelta del trequartista: la prova di mercoledì di Simone Pepe ha parlato, anzi, ha tuonato il suo grande desiderio d’avere maggiore spazio, cercando di mutare il trend che lo vede quasi esclusivamente subentrante. Un gol alla Roma, accompagnato da minuti d’iperattività e grandi giocate, potrebbe non bastare a spodestare dal trono Birsa: apparentemente intoccabile nelle gerarchie. Il tandem offensivo vedrà, causa l’infortunio di Meggiorini, la coppia di bocche da fuoco Paloschi(foto di apertura)-Inglese. Se il primo è già riconosciuto a livello nazionale come un rapace d’area d’altissimo livello, il secondo sta sfruttando pienamente la fiducia di mister Maran, cavalcando con entusiasmo e gol pesanti (3 fino ad ora) questo esordio nei piani alti. I movimenti e l’imprevedibilità di Meggiorini mancheranno sicuramente negli ultimi 30 metri gialloblù, ma saranno rimpiazzati da una superiore presenza fisica e capacità aerea.

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