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RdC – Ancora panchina per Destro: segnali di separazione annunciata? – 29 ott

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Dal tunnel dell’Olimpico, ieri sera, è uscito la maglia numero 7 (Petkovic) e non la 10 (Destro), segnale dell’ennesima decisione di Roberto Donadoni su chi fosse il più adatto a guidare l’attacco contro la Roma. Questa esclusione amplifica il significato della “panchina” a Mattia in quanto ex della partita e getta ombre sul proseguimento del rapporto fra il giocatore e la società rossoblù, scrive nel suo articolo odierno Marcello Giordano. Quarta partita su cinque giocata da “riserva” rende molto bene quello che oggi è il giudizio del tecnico felsineo sull’attaccante marchigiano, nonostante in estate ci fossero stati proclami di mettere Mattia al centro dell’impianto di gioco del Bologna. E intanto i rumors di mercato per gennaio (scambio con Pazzini dell’Hellas, giocatore che non vive un rapporto idilliaco con il suo allenatore) non aiutano alla tranquillità del giocatore che si sente messo in discussione nel suo ruolo di punta. Donadoni, dal suo canto, non l’ha mandata a dire su cosa vuole dal suo giocatore: “Mattia ritrovi se stesso, tutto passa dal lavoro quotidiano; se riesce a fare questo salto, legato non solo alla prestazione ma a tutto quanto la precede, potrà crescere molto“. Per questo Mattia, ad oggi, sarà per il suo tecnico un “panchinaro”, almeno fino a che si punterà sul 4 3 3, dove Palacio è molto più funzionale al modulo rispetto a Destro, mentre Petkovic (si è visto ieri) risulta la seconda scelta. Sassuolo e Verona potrebbero aver fatto timidi tentativi per il mercato di gennaio, ovviamente la società tace sull’argomento, perché le cose potrebbero cambiare, con il recupero assoluto del giocatore (sia dal punto di vista psicologico che da quello tecnico-tattico). Intanto in settimana Avenatti si sottoporrà ad esami per la certificazione della sua idoneità sportiva: se così fosse ( ed è il nostro massimo auspicio, ndr) il ragazzo dai primi di novembre inizierebbe ad allenarsi col gruppo e potrebbe essere messo in lista da gennaio ( e quindi convocabile). Un’altra riflessione da farsi in quel di Casteldebole, prima di prendere le opportune decisioni su chi rimarrà e chi cercherà fortuna presso altre società.

 

(Photo Valentino Orsini)

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