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RdC: Antonio Mirante, un anno dopo – 7 set

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È passato all’incirca un anno da quando, nel settembre dello scorso anno, una notizia clamorosa sconvolse tutto il mondo calcistico bolognese: il cuore di Antonio Mirante, portiere rossoblù, fa le bizze, deve fermarsi per dei controlli. Come ci ricorda il Resto del Carlino, la paura del numero 83 fu tanta, tantissima, viveva col timore di dovere interrompere una carriera calcistica che qualcosa poteva ancora dargli.

In ospedale al Gemelli di Roma mamma, papà e l’amico di una vita, quel Raffaele Palladino che in qualche occasione venne addirittura accostato al Bologna, senza che se ne sia mai fatto nulla. Bologna intera si strinse attorno ad uno dei suoi figli adottivi, rimanendogli accanto fino al 27 novembre 2016, giorno del ritorno in campo di Antonio.

Poi, un altro incubo, condiviso in gran parte con il resto della squadra: 7 a 1 inflitto dal Napoli tra le mura amiche, con il tridente azzurro che sembrava indemoniato, passeggiando sui resti di un Bologna troppo fuori dal gioco. In quell’occasione Antonio, oltre ad avere subito buona parte dei gol segnati dai partenopei,fu costretto ad uscire anzitempo per un problema al gluteo.

A oggi, 7 settembre 2017, quasi un anno dopo dal problema cardiaco, qual è la situazione di Antonio Mirante? La situazione è la seguente: contro il Torino una papera sul tiro di Ljaljc che è costata il pareggio ospite, subito cancellata con un grandioso intervento su punizione sullo stesso numero 10 granata. Al Vigorito di Benevento, il Bologna ha portato a casa la vittoria grazie anche a degli interventi incredibili del suo estremo difensore.

E ora testa al Napoli, per sconfiggere definitivamente i fantasmi del passato.

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