Rdc – Bologna, we have a problem: Destro ancora ai box freme per la prossima stagione – 5 mag

Mentre si attende per capire se Sabatini sarà il successore di Corvino, ci sono anche altre questioni che coinvolgono i rossoblù: Mattia Destro scalpita per tornare sul campo di gioco, anche se questo non accadrà fino ai primi di Luglio. Come scrive Massimo Vitali nel suo articolo odierno, l’ufficialità del ritorno la darà Donadoni domani, nella conferenza stampa della vigilia di Bologna-Milan. Purtroppo da un paio di settimane si è palesato a tutti come lo stralcio di partita giocato fino all’infortunio contro l’Inter, sia stato l’ultimo incontro disputato da Destro in stagione, nonostante il finale di stagione fosse stato deputato dal bomber rossoblù a palcoscenico per provare a conquistare la Nazionale in vista degli Europei. Invece le ultime settimane il numero 10 felsineo le ha trascorse fra palestra ed infermeria, impegnato a verificare le condizioni di polpaccio e piede, impegnati severamente dalla particolare rieducazione post-infortunio. Rieducazione che non ha sortito gli effetti sperati, le 4-5 settimane stimate per il recupero non sono bastate ed anche il desiderio di Donadoni di riaverlo in gruppo durante questa settimana non è stato esaudito. Per un ragazzo come Destro, tutto questo è frustrante. Ieri prima dell’allenamento al Dall’Ara hanno provveduto Di Vaio prima e Donadoni poi a parlargli, rassicurarlo e motivarlo in ottica futura. Anche perché la rabbia per la lunga permanenza ai box può senza dubbio trasformarsi in energia per le imprese che verranno. Con l’avvento del nuovo anno Destro sarà riconfermato al centro del progetto tecnico, con Donadoni ancora nelle vesti di condottiero rossoblù ma un cambio di diesse. Ecco quindi che tutte le strade portano a Roma, più esattamente verso Walter Sabatini: dopo il pranzo di martedì a Milano fra lui e Fenucci, quest’ultimo ha lasciato cadere il silenzio sulla vicenda, anche se restano percorribili le piste Bigon e Ausilio. Ma ad oggi se ci fosse una votazione di certo Sabatini vincerebbe senza se e senza ma.

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