Bologna
RdC – #GenoaBfc – Donadoni:” Dobbiamo rimanere con i piedi per terra” – 1 ott
Sono passati poco più di 40 giorni dal naufragio contro il Cittadella, ma adesso il vascello Bologna solca i mari di un campionato procelloso senza gli affanni di quella caldissima e amarissima notte ferragostana. Il suo ammiraglio, Roberto Donadoni, si gode il meritato successo dei suoi ragazzi su cui capisce di avere inciso e non poco, orgoglioso di avere un gruppo che lo segue e che allontana lo spettro di quella terribile serata. Ma ai microfoni della stampa torna un “capitano prudente” che conosce gli effetti deleteri di una euforia incontrollabile e spiega il momento che si sta affrontando e come occorre affrontarlo: “Dobbiamo rimanere concentrati e umili, perché se molliamo un attimo , possono capitarci degli autentici inciampi esattamente come contro il Cittadella. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che sono sempre stati in partita e ci hanno sempre creduto. Se il finale è stato di sofferenza è perché il Genoa ha attaccato a pieno organico, ma sono stati bravi nel nostro reparto difensivo a non sbandare e lasciare a loro poche nitide occasioni. In avanti il lavoro da fare è ancora tanto: troppe occasioni sono al momento non finalizzate, perchè ancora ci manca quella cattiveria agonistica, quella fame e determinazione, necessarie per aumentare la nostra efficacia sotto porta: è qui che dobbiamo lavorare e se riusciamo a migliorare, possiamo ambire a importanti traguardi. E se confrontiamo il primo tempo di Reggio con quello di stasera, possiamo dire che abbiamo interpretato meglio la gara”. Poi il confronto si amplia e le riflessioni tornano allo scorso campionato: ” Quest’anno stiamo dando maggiore continuità rispetto all’anno scorso, pur consapevoli che la squadra deve ancora lavorare in tal senso”. Si sofferma in fine su Palacio e Verdi, autori di prove con la P maiuscola:” Grande spirito di adattamento di Rodrigo che è giunto qui e, con grande umiltà, si è messo a disposizione della squadra, diventando subito esempio e stimolo per tutti, mentre Simone si sta comportando da calciatore vero, dando continuità qualitativa al suo modo di stare in campo, senza per questo far mancare gli equilibri alla squadra anche nella fase di non possesso. Felice per lui per la convocazione che è la sintesi del lavoro fatto insieme in questi mesi”.
Sono passati poco più di 40 giorni dal naufragio contro il Cittadella, ma adesso il vascello Bologna solca i mari di un campionato procelloso senza gli affanni di quella caldissima e amarissima notte ferragostana. Il suo ammiraglio, Roberto Donadoni, si gode il meritato successo dei suoi ragazzi su cui capisce di avere inciso e non poco, orgoglioso di avere un gruppo che lo segue e che allontana lo spettro di quella terribile serata. Ma ai microfoni della stampa torna un “capitano prudente” che conosce gli effetti deleteri di una euforia incontrollabile e spiega il momento che si sta affrontando e come occorre affrontarlo: “Dobbiamo rimanere concentrati e umili, perché se molliamo un attimo , possono capitarci degli autentici inciampi esattamente come contro il Cittadella. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che sono sempre stati in partita e ci hanno sempre creduto. Se il finale è stato di sofferenza è perché il Genoa ha attaccato a pieno organico, ma sono stati bravi nel nostro reparto difensivo a non sbandare e lasciare a loro poche nitide occasioni. In avanti il lavoro da fare è ancora tanto: troppe occasioni sono al momento non finalizzate, perchè ancora ci manca quella cattiveria agonistica, quella fame e determinazione, necessarie per aumentare la nostra efficacia sotto porta: è qui che dobbiamo lavorare e se riusciamo a migliorare, possiamo ambire a importanti traguardi. E se confrontiamo il primo tempo di Reggio con quello di stasera, possiamo dire che abbiamo interpretato meglio la gara”. Poi il confronto si amplia e le riflessioni tornano allo scorso campionato: ” Quest’anno stiamo dando maggiore continuità rispetto all’anno scorso, pur consapevoli che la squadra deve ancora lavorare in tal senso”. Si sofferma in fine su Palacio e Verdi, autori di prove con la P maiuscola:” Grande spirito di adattamento di Rodrigo che è giunto qui e, con grande umiltà, si è messo a disposizione della squadra, diventando subito esempio e stimolo per tutti, mentre Simone si sta comportando da calciatore vero, dando continuità qualitativa al suo modo di stare in campo, senza per questo far mancare gli equilibri alla squadra anche nella fase di non possesso. Felice per lui per la convocazione che è la sintesi del lavoro fatto insieme in questi mesi”.
(Fonte Dario Cervellati per RdC – Photo Valentino Orsini)
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