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Repubblica:”Centro Tecnico, lavori fermi fino a dicembre” – 21 giugno

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Come si legge nell’articolo di Repubblica il TAR, espressosi ieri, ha bloccato i lavori del Centro Tecnico a Granarolo fino a dicembre di quest’anno. La data è segnata: il 5 dicembre è la data in cui i giudici del Tar dell’Emilia-Romagna hanno fissato la discussione di merito del ricorso presentato dai cittadini di Granarolo e dal comitato “No al passante Nord” per fermare la costruzione del centro sportivo voluto da Albano Guaraldi.

Il Tar lo ha deciso ieri durante l’udienza convocata per discutere della richiesta di sospensiva: gli avvocati sono stati concordi nel preferire una discussione che fosse direttamente di merito, ‘saltando’ quindi il passaggio della sospensiva, e quindi il Tar, dopo aver valutato la cosa in Camera di consiglio, ha rinviato la trattazione al 5 dicembre. Contestualmente al rinvio, è stato assunto l’impegno (scritto) dai legali del Bologna Calcio di non far partire i lavori.

 

A renderlo noto sono Gianni Galli e Severino Ghini del comitato di cittadini che ha presentato il ricorso contro il centro sportivo. “Il Tar di Bologna, nella camera di consiglio odierna, in ordine all’istanza cautelare proposta dai ricorrenti, su rispondente avviso dei vari difensori, ha ritenuto opportuna la trattazione già nel merito del ricorso, fissando l’udienza al 5 dicembre – si legge in una nota – con l’impegno a verbale che le opere di effettiva trasformazione dell’area non avranno luogo prima della sentenza”.

 

Se i veri e propri lavori rimarranno fermi fino a che il Tar non avrà detto la sua sulla legittimità del progetto, il club rossoblù potrà comunque portare avanti una serie di lavori propedeutici e preliminari. Ad esempio la verifica bellica (intervento già in corso, come spiegato dallo stesso Guaraldi nella conferenza stampa di qualche settimana fa), ma anche quella archeologica e le progettazioni delle opere accessorie all’intervento. Questi lavori preliminari rientrano nel permesso a costruire e sono esclusi dall’impegno che i legali del Bologna Fc hanno sottoscritto davanti ai giudici amministrativi, promettendo di rimanere fermi con i cantieri.

Questi primi interventi (controllare che sotto la zona degli scavi non ci siano ordigni bellici e reperti etruschi, o lavori di progettazione) non prevedono infatti una materiale ed irreversibile trasformazione dei luoghi, quindi per i giudici possono essere effettuate. In questo modo, poi, mettendosi avanti almeno con questi interventi propedeutici, il Bologna Fc non perderà tempo e potrà rispettare la tempistica dei lavori, che potranno partire nel caso il Tar, dopo l’udienza di dicembre, decida che il comitato dei cittadini di Granarolo guidato da Gianni Galli non ha motivo di definire illegittima la procedura seguita per arrivare al progetto del centro sportivo.

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