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RS – CORSERA – Guaraldi, Lotito e la Lega dei piccoli – 20 Gennaio

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E’ Lotito il nuovo leader della lega. E Beretta, rieletto presidente, è l’uomo dello schermo. Lotito, persona intelligente e folkloristica allo stesso tempo, era il personaggio che, mentre il Bologna affondava non riuscendo ad onorare con lo Stato il debito Irpef, riusciva a rateizzare lo stesso debito in addirittura vent’anni, con una mossa che potremmo definire geniale, che non sempre gli aveva attirato i favori della sua tifoseria.In questo articolo a firma Italo Cucci, nella nuova Lega, che oggi è da Lui (Lotito) governata, trova spazio anche il Presidente del Bologna, che se non altro apprenderà l’arte dei giochi di poteri che si intrecciano a Palazzo e di cui la Nostra dirigenza non sembra essere avvezza. Ma potrebbe portare a casa un maggiore rispetto per il Nostro Bologna. Il concetto di Fair Play, così strombazzato da Platini, oggi è un concetto risibile: provate a pensare se sia possibile che lo stesso Le Roi possa oggi andare a rimbrottare l’emiro erede del Qatar, proprietario del Paris Saint Germain, quando deciderà di mettere ulteriori milioni per “riqualificare” la squadra. I club italiani, non solo quelli più titolati come Juve, inter e Milan, soffrono una più alta tassazione rispetto ai “competitor” europei, quali City, Psg, Chelsea, Real Madrid, e quindi partono in una situazione di svantaggio acclarato: riportato lo stesso discorso in campo nazionale, anche il Nostro Bologna soffre di fronte allo strapotere dell Juve o Inter, Juve che vorrebbe riportare a casa il Gabbia,  facendo leva sul suo potere politico, Inter che una volta preso Mudy non ne fatto poi niente, ma indebolito la squadra rossoblù. E come il Bologna ci sono altre  provinciali che dovrebbero privarsi (Il Catania con Lodi a favore dell’Inter, solo per fare un esempio degli ultimi tempi) di giocatori utilissimi alla causa della loro salvezza, per rimpolpare le “panchine” delle big.

Ecco quindi il progetto da sviluppare da parte della Lega, la Confidunstria del calcio: richiamare i soci ad una maggiore solidarietà e lealtà ( e qui il calcioscommesse ha scritto una delle pagine più nere). A questo proposito illuminante il pensiero del magnifico Rettore dell’università di Bologna, Ivano Dionigi:” E’ un paese suicida quello che non trattiene i giovani talenti”. parlando dell’Italia ufficiale. Quella del pallone, vista anche la crisi economica, ha, per causa di forza maggiore, valorizzato il concetto dei vivai e della “Bottega dei Talenti” del nostro Ale Zanini, e ne sta uscendo in bellezza; a patto che gli scopritori di questi giovani talenti non siano semplici prezzolati fornitori delle Società maggiormente blasonate. Vorrebbe dire che saremmo ancore di fronte al “tutto cambia, affinchè nulla cambi” di cui siamo onestamente tutti molto stanchi.

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