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RS – Rdc – Gli americani vogliono acquistare il centro Niccolò Galli – 22 ott

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Prima che Joe Tacopina partisse per l’America, c’è stato un incontro tra il nuovo presidente del Bologna e Luciano Marchesini (fondatore e presidente onorario della Galotti costruzioni, oggi presieduta dal figlio Luigi): argomento della chiacchierata, il centro tecnico di Casteldebole, intitolato a Niccolò Galli, che da metà anni sessanta ospita il Bologna. Per il momento non c’è nulla di ufficiale, ma sembra quasi fatto l’accordo di acquisizione da parte di Tacopina e Saputo di quei terreni. Joe & Joey vogliono comprarsi il centro tecnico e l’area circostante per dare al Bologna una casa all’avanguardia.

 

Con questa prospettiva all’orizzonte si dovrà dire addio alla possibilità di un nuovo centro tecnico a Granarolo, con tutto quello che ne conseguirà. Come hanno già detto i rappresentanti della Regione e la sindaco di Granarolo (Daniela Lo Conte, eletta lo scorso maggio), la disdetta degli accordi da parte del Bfc porterebbe, quasi sicuramente, un immediato contenzioso. Ma Tacopina e Saputo stanno ragionando pensando al futuro. Se si ristrutturerà il Dall’Ara, non avrebbe alcun senso portare la squadra ad allenarsi dall’altra parte della città, avendo a disposizione un centro tecnico che dista pochi minuti dallo stadio.

 

Ormai da quarant’anni Casteldebole e il luogo di lavoro del Bologna e della Primavera. Ma è ovvio che sempre pensando al futuro, si voglia riunire, sotto lo stesso centro tecnico, tutte le squadre con Di Vaio che si candida a responsabile del settore giovanile. L’obiettivo è quello di dare a tutte le formazioni rossoblù, da quelle dei Pulcini in su, la stessa impronta educativa e tecnica. C’è da dire che Luciano Marchesini, nel corso dei decenni, che in passato è stato anche consigliere e azionista del club, ha sempre riservato un trattamento di favore a quasi tutte le gestioni che si sono susseguite, concedendo sconti e dilazionamenti molto comodi nei pagamenti.

 

La decisione presa da Tacopina e Saputo è quella di allargare gli orizzonti rossoblù. Se si avessero due impianti all’avanguardia (stadio e centro tecnico) come patrimonio del club, il futuro sarebbe roseo.

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