Bologna FC
RS – Rdc – Tacopina cancella le preoccupazione: “Sono sicuro, finirà tutto bene” – 07 apr
La sconfitta di Carpi, la pressione delle inseguitrici e la paura di rovinare ciò che si è costruito fin qui con la conseguenza di fare un altro anno di purgatorio: questo è lo stato dell’ambiente Bologna. A cancellare tutte queste preoccupazioni, però, ci penserà l’uomo del “don’t worry”. Un “non preoccupatevi” che ha permesso a Tacopina di costruire un rapporto ottimo con la gente e che porta una ventata di ottimismo in un ambiente che a paura di cadere, di nuovo.
“Noi siamo una famiglia e una famiglia sta unita sia nei momenti felici che in quelli difficili. Andrà tutto bene, sono sicuro di questo”, ha dichiarato il trentesimo presidente della storia rossoblù che oggi pomeriggio sbarcherà in città – il suo aereo atterra a Milano in mattinata – desideroso di ridare la carica a tutto il pianeta Bologna. “Vogliamo sempre vincere, è normale. Io sono positivo e se la stagione chiudesse oggi noi saremmo automaticamente in Serie A”, aveva detto al fischio finale del derby contro il Modena, dopo l’ennesimo 0-0 di un trend malefico spezzato due partite fa contro il Livorno. Tecnicamente da quel 15 marzo la situzione in classifica non è cambiata: più tre su Vicenza e Avellino quel pomeriggio, più tre dei veneti e più quattro dagli irpini al 7 aprile. Tacopina, in sostanza, ritrova i rossoblù dove li aveva lasciati: in quel secondo posto che significa promozione diretta. Perché preoccuparsi allora? Perché la pesante sconfitta di mercoledì scorso al “Cabassi” fa guardare all’orizzonte con un po’ di paura: mancano otto partite alla fine e i rossoblù sono attesi da un calendario intenso e impegnativo. Manca lo sprint finale, quello da affrontare più con i nervi che con le gambe. Ma al Bologna, forse, sta mancando un po’ di entusiamo, e mai come adesso potrà essere d’aiuto un “don’t worry” del presidente.
“Sabato sarò al Rigamonti per sostenere i ragazzi”, dice Tacopina. E sabato lo vedremo sugli spalti con il solito sorriso: come a far capire che se c’è una squadra che deve avere paura, questa è il Brescia, non il Bologna.
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