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RS – STADIO: Ballardini tenta di motivare una squadra allo sbando – 01 mag

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Perdere con Juventus e Fiorentina, diciamoci la verità, ci poteva stare. Squadre purtroppo di altra categoria e da tempo, non da ieri. Se il Bologna dovesse retrocedere, di certo non potranno essere rimpianti i punti non conseguiti in gare come quella dello Juventus Stadium e nel Derby dell’Appennino. Però va anche detto che c’è modo e modo di perdere: sia i bianconeri che i viola sono apparsi tutt’altro che irresistibili nel confronto con i rossoblù, tuttavia hanno vinto facilmente con il Bologna che è parso molle e senz’anima, e questo è senz’altro un atteggiamento condannabile per una squadra che rischia la Serie B e dovrebbe affrontare ogni gara con il coltello tra i denti. Lo sa bene Ballardini, che infatti si è confrontato ieri con la squadra dopo 45 minuti di seduta di allenamento che è stata basata quasi tutta sulla preparazione fisica. 
Venti minuti di colloquio? No, venti minuti in cui Ballardini ha ribadito i concetti che esprime da quando, in pratica, siede sulla panchina rossoblù: lui ci crede alla salvezza, vuole però una squadra più coraggiosa, più grintosa, che crede nelle proprie possibilità. La resa di Diego Perez ha contribuito ad abbassare il morale della truppa, è per questo che il tecnico – che ultimamente si avvale di un mental coach – ha voluto catechizzare la squadra. Così, in pratica, non si va da nessuna parte. Occorre reagire.

Contro il Genoa quindi il cambiamento non sarà solamente tattico, con spazio ad un 4-3-3 che poi sarà più un 4-3-2-1 con Kone e Lazaros in appoggio ad una punta centrale che dovrebbe essere Rolando Bianchi. Il cambiamento dovrà essere anche e soprattutto mentale. Trovare se stessi, finalmente, per trovare una salvezza difficile ma nella quale il tecnico crede fortemente.
A patto, appunto, di svoltare con la testa. A tre gare dal termine sarà vitale. 

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