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RS – STADIO: Bologna, un cambiamento lento per andare più veloce – 30 gen

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Quello che hanno trovato gli americani una volta sbarcati a Bologna è stato, sorprendentemente, un club in insperatamente buone condizioni di classifica: il lavoro effettuato in estate da Filippo Fusco era stato più che buono, garantendo una squadra capace di lottare per le prime posizioni, e la scommessa legata a Diego Lopez come allenatore era stata vinta.
“Non toccheremo troppo il giocattolo”, aveva dichiarato Tacopina, conscio che a furia di cambiare il rischio di peggiorare c’è sempre. Vallo a dire a Joey Saputo, chairman e padrone del vapore: ha voluto subito Corvino al posto di Fusco, ha imposto un cambio di strategia più ambizioso. Lottare per la A? La A dev’essere scontata. Ed ecco che il mercato del Bologna è diventato importante, ed ora sta a Lopez gestire tutte le componenti al meglio: dopo gennaio la squadra è senz’altro rinforzata, ma dovrà trovare necessariamente dei nuovi equilibri nello spogliatoio, e questo compito spetta al tecnico.
Che, come racconta “Stadio” in edicola oggi, si trova nell’invidiabile condizione di avere due scelte per ogni ruolo. Scelte di qualità e equivalenti in molti casi, a partire dal portiere: Coppola o Da Costa? E a destra meglio l’esperienza di Ceccarelli o la gioventù di Mbaye? L’arrivo di Gastaldello garantisce una coppia (l’ex-Samp e Maietta) di spessore al centro della difesa, ma che fine farà quell’Oikonomou che stava crescendo gara dopo gara?
A centrocampo è arrivato (arriverà, lunedì) solo Krsticic, ma si parla di un reparto che dava già ampia garanzia e scelta: chi lasciare fuori tra il serbo, il regista Matuzalem, e poi Casarini, Buchel, Zuculini e Laribi? Senza dimenticare Perez e Bessa. Tanti giocatori, appena quattro maglie.
In attacco poi siamo all’abbondanza più completa: abbiamo un talento giovane, Improta, che è nel giro dell’Under 21 e che a Bologna sarà la quarta scelta: logico, se davanti hai Sansone (20 reti nell’ultima stagione in B), Cacia (oltre 100 i gol in cadetteria) e il capocannoniere dello scorso campionato – e già a quota 10 in questo – Matteo Mancosu.
Tanta abbondanza dunque, che Lopez dovrà gestire al meglio, effettuando lenti e graduali cambiamenti per non compromettere alcun equilibrio. Perché a volte è meglio fare piccoli ritocchi per non fermarsi. 

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