Bologna FC
RS – STADIO: Civolani racconta le retrocessioni precedenti – 09 giu
Nell’odierna edizione di “Corriere dello Sport – STADIO” il giornalista e memoria storica del Bologna Gianfranco Civolani racconta le precedenti retrocessioni in B dei rossoblù, che conobbero la prima caduta della loro secolare storia nella stagione 1981-82.
Quell’anno il Presidente Fabbretti parla di Europa, è il Bologna del tridente Mancini – Macina – Chiorri, ci crede anche l’allenatore Burgnich. Le cose vanno però malissimo, il cambio di allenatore non basta, un “biscotto” ad Ascoli nemmeno. E’ Serie B: il Presidente annuncia ai quattro venti una pronta risalita, però intanto vende Mancini definendolo uno spreco. La cosa fa infuriare Radice, che doveva allenare i rossoblù e che invece si tira indietro, il Presidente poi ha guai giudiziari e invece che un pronto ritorno in A arriva addirittura la seconda retrocessione consecutiva. E’ Serie C.
La seconda volta nel 1990-91: il Bologna è tornato finalmente in A, offre un gioco spumeggiante grazie a Gigi Maifredi e ad una banda di talenti. Il tecnico però se ne va alla Juventus, dove in pratica professionalmente muore, i giocatori partiti non vengono sostituiti da ricambi all’altezza ed il Bologna retrocede ancora. Anche in questo caso il programma dichiarato parla di appena una stagione di B e di un pronto ritorno in massima serie, anche in questo caso invece il tonfo è doppio, di nuovo Serie C.
L’ultima retrocessione ha il sapore amaro di Calciopoli: un Bologna bruttino si salverebbe, ma qualcuno nella stanza dei bottoni decide che devono salvarsi Lazio e Fiorentina e aiuta i rossoblù a cadere. Decisivo lo spareggio con il Parma, che si risolve in un 2 a 0 per questi ultimi. E’ ancora Serie B, nonostante le battaglie legali per rilevare le irregolarità economiche nelle iscrizioni della A successiva e poi le irregolarità conclamate orchestrate da Moggi & compagni di merenda nel condizionare il torneo.
Stavolta la B dura poco, per fortuna, e la C nemmeno viene vista.
E stavolta? Stavolta sta tutto a Guaraldi, per Civolani. Riuscirà a imparare dai propri errori e allestire una truppa che nel giro di una/due stagioni torni in A? Solo il tempo, unico ed insindacabile giudice, ce lo dirà.
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