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RS – STADIO: Fusco a Corvino: “Non prenderti i miei meriti!” – 19 mar

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In una lunga intervista concessa a “Stadio” e uscita ieri, Pantaleo Corvino – attuale DS rossoblù – aveva raccontato i suoi primi mesi di Bologna, il nuovo Bologna di Saputo e Tacopina, Fenucci e Di Vaio e suo, che guarda al futuro con ottimismo e determinazione. Un passaggio di questa intervista però ha indispettito l’uomo che gli ha lasciato il posto, Filippo Fusco: l’avvocato napoletano, senza polemica ma volendo mettere i puntini sulle i, ha voluto solamente puntualizzare sul passaggio “ho preso la squadra che era al 7° posto e ora è al 2°”, e in una lettera pubblicata su “Stadio” oggi ha soltanto voluto sottolineare che no, nel momento in cui ha lasciato spazio al più quotato ed esperto collega la squadra era esattamente dov’è adesso.

“Vorrei precisare, solo per amore della verità, che Corvino ha iniziato a lavorare per il Bologna Fc dal primo gennaio 2015 (così come da comunicato del Bfc del 22/12/2014). Dal 9 giugno 2014 fino al 30 dicembre 2014 la responsabilità dell’area tecnica del Bfc è stata esclusivamente del sottoscritto: in questo periodo, nonostante le note vicissitudini societarie, i ripetuti cambiamenti della compagine sociale, il difficile inizio di stagione (dato costante per quasi tutti i Club che retrocedono dalla serie A) e lo scetticismo generale nei confronti della squadra, il Bologna ha occupato il primo posto in classifica il 27 ottobre ed il secondo posto il 28 dicembre alla fine del girone d’andata (a pari punti con il Frosinone). Tutto ciò grazie al lavoro, all’impegno e alla passione di uno straordinario gruppo di giocatori, ad uno staff tecnico di alto livello e al lavoro di tutte le componenti societarie.” Questo il passaggio fondamentale di una lettera che trasuda passione per il Bologna ma anche orgoglio per quanto fatto, sottolineato anche nei passaggi riguardanti l’abbattimento dei costi di una società che era ad agosto in gravissime difficoltà economiche (“…costruire a «costo zero» una squadra cambiando il 90% della rosa; realizzare plusvalenze per oltre 11 milioni di euro; ridurre in maniera sensibile ed insperata il monte ingaggi dei calciatori; non pagare procure o commissioni praticamente a nessun agente…”) grazie ad un mercato mirato e oculato, che ha portato giovani in prima squadra (Masina e Ferrari) parametri zero di spessore (Oikonomou e Zuculini) oltre al “convincere molti giocatori dal prestigioso curriculum a venire a giocare in serie B rinunciando in modo sensibile a parte dei loro ingaggi precedenti.”

Solo merito di Fusco? No, lo dice anche lui. “Tutto ciò, sia chiaro, non è dipeso da miei particolari meriti o dalle mie qualità manageriali bensì, quasi esclusivamente, dal prestigio e dal fascino che un Club come il Bologna esercita da sempre nel mondo del calcio nonché alla cultura secolare della città di Bologna” però è bene dare a Cesare quel che è di Cesare. E a Fusco quello che è di Fusco. Anche perché “sono talmente tanti i meriti acquisiti durante la sua lunga carriera da Corvino che non ritengo abbia bisogno di acquisire anche quelli che non ha avuto; moltissimi infatti sono i «colpi» realizzati ed anche quelli «quasi realizzati» nella sua ultraventennale carriera come direttore sportivo e sono certo che tanti ancora ne metterà a segno anche per il Bologna Fc.” Una squadra di cui Fusco non farà parte, ma di cui rivendica con orgoglio un ruolo nel delicato passaggio da Guaraldi a Saputo.

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