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RS-STADIO: Futuro rossoblù: è la Serie A il punto cardine – 30 ott

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Ristrutturazione dello stadio, rinnovamento di Casteldebole e del settore giovanile. Tutti questi punti passano dalla promozione in Serie A, che se avvenisse già in questa stagione accorcerebbe sensibilmente i tempi necessari per vedere finalmente un Bologna all’altezza della propria storia.
Sempre più stabile, per raggiungere l’obbiettivo, sembra quindi la posizione di Filippo Fusco: dopo la stima della squadra e dell’allenatore, il DT ha incassato anche quella della nuova società, che deve senz’altro riconoscere l’ottimo lavoro svolto con i due spiccioli messi a disposizione in estate da Guaraldi e che per questo a gennaio potrebbe continuare ad affidarsi a lui per il mercato, rimandando quindi l’arrivo di Pantaleo Corvino, l’uomo voluto da Claudio Fenucci. Il quale, è bene sottolinearlo, non sarà in società nel prossimo CdA: ci sono tempi tecnici da rispettare per lui per uscire dalla Roma, e quando questo avverrà ecco che automaticamente si apriranno le porte del Bologna.
Ma se arriverà la Serie A cosa cambierà? In ballo ci sono circa 100 milioni, in gran parte da investire nello stadio, che dovrebbe arrivare a garantire entrate per 150-200 milioni (oggi ne procura 50) ovvero il 30% circa delle entrate di una società che vuole essere ambiziosa anche in massima serie.
Poi sarà il turno di un settore giovanile all’avanguardia: quello che c’è adesso va bene come formato, ma manca di strutture adeguate, ad esempio una nuova foresteria dove far crescere i campioni rossoblù di domani, come avveniva un tempo con i “boys”. Un Bologna dunque in bilico tra passato remoto e futuro prossimo, tra tradizione e modernità, e che per unire le due cose ha bisogno di ritrovare quanto prima ciò che ha perso: la Serie A.  

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