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RS – STADIO: L’arrivo di Zeman legato (anche) al destino di Pioli – 16 mag

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Insomma con Zeman pare ci siano anche le basi contrattuali. Guaraldi avrebbe ascoltato con un certo interesse le richieste del boemo, che avrebbe chiesto 700.000 € netti per un anno, bonus per la promozione che porterebbe il tutto a oltre un milione. Poi, a giugno 2015, se ne riparlerebbe, sperando di essere tutti contenti. Non una richiesta esosa, considerando lo spessore del personaggio, l’unico che potrebbe – forse – tornare a rendere digeribile alla piazza la figura del Presidente, distrutta dai vari mercati, dalla retrocessione e da ieri dalle bombe che dalla Cina gli lancia l’ex-capitano Diamanti.
Tutte critiche meritate, e Guaraldi questo lo sa nonostante le dichiarazioni di facciata e gli slanci ottimistici. Sa che serve una scossa forte, un personaggio importante, e lo ha individuato in Zeman.

Ma ci sono alcuni “ma”. Il primo è la trattativa aperta ieri con Zanetti, socio di minoranza a cui la piazza chiede un investimento importante per diventare il nuovo Presidente. Un operazione che passerebbe attraverso un importante aumento di capitale e che se avvenisse destituirebbe Guaraldi da ogni autorità. Ecco quindi che il piano paventato dall’attuale Presidente (Corvino DS, Zeman in panchina, una sostanziale rivoluzione nella rosa) svanirebbe per lasciare al più realista programma di Zanetti. Che vorrebbe DS Stefano Salvatori e richiamerebbe in panchina quello Stefano Pioli ancora sotto contratto oneroso (come del resto il suo staff) con i rossoblù. Contratti che incidono per quasi 3 milioni di euro lordi nelle casse del Bologna, un lusso che effettivamente la società non potrebbe permettersi di mantenere.

C’è da dire che Pioli è tecnico che piace, e che forse sente che a Bologna il suo ciclo è terminato. Alcune panchine di Serie A (Cagliari, Sampdoria) potrebbero essere interessate a lui, che a quel punto chiederebbe la rescissione contrattuale per tentare di rilanciarsi e probabilmente la otterrebbe pure da Zanetti, mentre è ovvio che l’avrebbe da Guaraldi.
Che non significherebbe, però, il conseguente arrivo di Zeman in rossoblù: il boemo infatti potrebbe arrivare a Bologna con Guaraldi presidente, mentre con Zanetti le cose si farebbero più difficili anche a causa del pubblico, che vedrebbe il nuovo presidente avere a che fare con un tecnico scelto da chi lo ha preceduto in carica.

Una situazione ingarbugliata, dunque. Bologna in fondo sogna Zeman, cultore del calcio spettacolare e di attacco, uomo “contro” e capace di scatenare entusiasmi e attenzione mediatica nonché di cavare il sangue dalle rape. Però non sopporta Guaraldi, ed il boemo ha grandi possibilità di arrivare solo con questo alla presidenza. Viceversa, se Zanetti tornasse in carica, ecco le possibilità: il ritorno di Pioli, oppure l’arrivo di un tecnico giovane individuato nel nome di Marco Baroni o di una guida collaudata come Franco Colomba.
Chi vivrà vedrà, insomma, ma una cosa è certa: nell’intricatissima situazione in cui si trova, Guaraldi ha speso bene le sue cartucce. Lo avesse fatto prima e per tempo chissà. 

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