Bologna FC
RS – STADIO: Lazaros? Deve trovare un ruolo stabile… – 25 mar
Che la salvezza di una squadra praticamente senza attaccanti come è il Bologna attuale passi dalla difesa e dallo spirito di sacrificio – oltre che dalla mediocrità delle dirette concorrenti – è cosa ormai nota: la scorsa stagione del resto non è che i rossoblù arrivarono in Europa, e si che avevano un attacco (Gilardino, Diamanti, Gabbiadini) da 24 reti. In questa disgraziata stagione Bianchi ha timbrato il cartellino 3 volte, così come Cristaldo, mentre Acquafresca deve ancora provare questa gioia: salvarsi in queste condizioni sarebbe veramente un impresa, e appare evidente che molto del (poco) potenziale offensivo del Bologna passa dai piedi di Lazaros Christodoulopoulos. E’ giunta l’ora quindi che Ballardini chiarisca le proprie idee tatticamente, proprio per utilizzare al meglio il greco.
Che è giocatore di corsa e dribbling, non certo un fine tessitore di gioco: in attacco forse non ha lo spazio per esprimere la propria velocità e non ha il fiuto del bomber di razza, ma allo stesso tempo non può giostrare da interno di centrocampo, non avendo la necessaria visione di gioco e l’ordine tattico che il ruolo richiede. Il greco deve quindi giocare come trequartista, in appoggio all’attacco: e davanti a lui chi? E soprattutto…quanti?
Soprattutto in casa, nelle gare “da vincere”, sarebbe bene che davanti a Lazaros giocassero due punte, proprio perché nessuno tra gli attaccanti a disposizione di Ballardini pare un bomber: giocare con Lazaros ed uno tra il sempre acciaccato Bianchi, l’evanescente Cristaldo o lo sfortunato Acquafresca equivale ad azzerare le possibilità di fare gol, soprattutto perché dietro la squadra è composta da giocatori di sostanza ma poca classe.
Ecco quindi che la posizione ideale di Lazaros appare quella di quarto di centrocampo, a sinistra, con opzione di accentrarsi in appoggio agli attaccanti e agire come “guastatore” delle linee difensive avversarie. Al suo fianco Perez e Khrin, coppia di sostanza, nel mezzo. E sulla destra – alto – Garics, che come ala sembra portato avendo alle spalle un terzino che ne copre le sgroppate. 4-4-2 dunque: per inseguire una salvezza che la vittoria di rigore contro il Cagliari non deve aver illuso sia cosa fatta, questo modulo appare il più appropriato e adatto alla squadra, almeno nello sfruttare quelli che al momento sono i pochi giocatori che appaiono in forma. A fine stagione, se salvezza sarà, bisognerà poi vedere cosa ne sarà della società: se Guaraldi non dovesse vendere, sarebbe il caso che si fornisse di un buon direttore sportivo, per allestire una squadra più competitiva. Intorno al Bologna ci sono molte realtà (il Verona, ad esempio) che pur non spendendo chissà quali cifre sono riuscite a disputare un ottimo campionato. Pradè dovrebbe rimanere un sogno con questa dirigenza, ma l’uomo giusto ci sarà pure per questa squadra: l’importante sarebbe intanto cominciare a cercarlo.
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