Bologna FC
RS – STADIO: Mingardi: “Cazzola può aiutare il Bologna” – 18 mar
Mentre il Bologna scivola verso una retrocessione che arriverebbe a distanza di 9 stagioni dall’ultima, molte voci trapelano sul futuro societario del club: si parla di imprenditori americani, fondi brasiliani e del duo Becchetti-Montali.
Al momento, però, sono tutte voci non confermate, anche se appare certo che Guaraldi sia stanco di una piazza che (a suo dire) non ha capito gli sforzi profusi. D’altro canto, anche i tifosi bolognesi sono stanchi di Guaraldi.
Il cantautore bolognese Andrea Mingardi un nome per l’immediato, per dare una mano, ce l’avrebbe. Trattasi dell’ex-presidente Alfredo Cazzola, che riportò il Bologna in Serie A l’ultima volta che questo precipitò nella cadetteria. “Cazzola si è detto disponibile a dare dei suggerimenti – dice Mingardi – e conoscendolo non sono certo parole al vento. Ogni volta che si è impegnato in qualcosa ha fatto bene, e la sua presenza potrebbe oltretutto avvicinare qualche imprenditore alla squadra.”
Il cantautore si è detto poi sorpreso dal campionato dei rossoblù, soprattutto dalla mancanza di cattiveria e determinazione. Ed è difficile scegliere chi ha fatto meno peggio tra Pioli e Ballardini: “Il primo ha lasciato per tutto il girone d’andata Lazaros in panchina, e poi si è visto che probabilmente è il migliore che abbiamo. Il secondo ha schierato Acquafresca in condizioni impresentabili, operando inoltre altre scelte francamente difficili da capire.”
Tuttavia non è l’aspetto tecnico a causare questa crisi di risultati: “Sono convinto che ci sia una motivazione morale che ci sfugge, che forse conosceranno solo all’interno dello spogliatoio o in società.”
Mingardi infine non è tenero con Guaraldi: “Con tutto il rispetto per la sua persona, le sue scuse non reggono. Se retrocessione sarà, lui sarà l’uomo che ha portato la squadra della sua città in B. Una scelta che potrebbe avere ripercussioni anche sulla sua attività imprenditoriale, che svolge in città. Purtroppo però con questa dirigenza è difficile vedere un futuro diverso.”
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