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RS – STADIO: Per l’assalto serve un ariete. Bianchi si riprende il Bologna. – 23 apr

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Nelle ultime settimane si era parlato di gerarchie stilate da Ballardini. Gerarchie fisse e immutabili per dare fiducia ad un gruppo che ne aveva bisogno, gerarchie che vedevano in attacco Cristaldo titolare e semmai dietro di lui Acquafresca. Ballardini ha ricorso persino a Paponi. Le uniche due punte fuori dal giro sembravano Moscardelli e Bianchi. E invece a sorpresa da Casteldebole trapela l’indiscrezione che si, Ballardini avrebbe cambiato idea.
Rolando Bianchi dovrebbe tornare al centro dell’attacco già sabato contro la Fiorentina. Perché hai voglia a dare fiducia con le gerarchie, la fiducia si ottiene con i punti prima di tutto, e per fare punti può servire un gol. Può servire un ariete. Può servire, appunto, Rolando Bianchi.

Arrivato la scorsa estate a parametro zero ma con un ricco stipendio, derivante dalle buone credenziali che portava con se, Bianchi non è mai riuscito a imporsi nel Bologna. Ha convissuto fin da subito con fastidi muscolari mai del tutto curati, è finito in panca con Pioli prima e con Ballardini poi. Unico sussulto di gloria la doppietta rifilata al Napoli, che è valsa un punto d’oro. Oltre che fisicamente, Bianchi si è trovato poco a suo agio anche tatticamente: inutile dirlo, nel Bologna gli esterni non sono esattamente dei maghi del cross, così la sua abilità nel gioco aereo è stata sfruttata poco e male, così come la sua capacità di aprire spazi. Spazi per chi? Diamanti è partito, Kone è stato spesso fermo ai box.

Nelle ultime 4 gare il Bologna si gioca il futuro, e Bianchi pure. Vuole rimanere sotto le Due Torri, Rolly. In città si è trovato bene, ma la B non la digerirebbe. In cadetteria ha già dato, ora a trent’anni vuole rimanere in massima serie, e riscattarsi con una città a misura d’uomo che è quella che andava cercando. Contro la Fiorentina dovrebbe riprendersi l’attacco, i Viola sono forti ma in un momento fisico non facile, possono essere aggrediti.
Serve il Rolando Bianchi che tutti conosciamo, quello che in maglia rossoblù purtroppo non abbiamo ancora mai visto. 

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