RS – STADIO: “Togliete la porta, tanto è uguale!” – L’amara ironia di una tifosa – 09 mag

Allenamento di ieri, partitella: incredibile a dirsi, uno scialbo 0 a 0, come la scorsa settimana nella rifinitura che precedette la trasferta di Genova. Questo Bologna fatica a segnare persino nelle gare in famiglia.
Una tifosa, esasperata, riassume il pensiero di tanti: “Ballardini, togli la porta che è uguale, si può giocare anche senza!”
Ironia amara, che in altri tempi avrebbe strappato il sorriso dei presenti sugli spalti ma che in questo preciso momento fa temere e mugugnare: temere che Ballardini chiuda di nuovo le porte durante gli allenamenti, mugugnare che se questi giocatori non riescono nemmeno a segnare in una partitella a ranghi misti allora c’è poco da sperare e ancora meno su cui lavorare.
Già, sperare. I tifosi non vogliono smettere di farlo, sono consci degli enormi limiti della squadra ma vogliono dimostrare che almeno loro meriterebbero la Serie A, meriterebbero una salvezza che una squadra obbiettivamente impresentabile difficilmente potrà ottenere. La fede, quella può aiutare, o almeno questo è quello che sperano coloro che invaderanno le tribune del “Dall’Ara” domenica con bandiere, sciarpe, canti e cori. Cercando di aiutare la squadra, di spingerla oltre i propri, evidentissimi, limiti.
Il Bologna ha un pubblico da Serie A: purtroppo, però, il pubblico può arrivare solo fino a un certo punto. In campo ci vanno i giocatori. A loro dimostrare che i miracoli, nel calcio, possono accadere. 

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