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Bologna

RS – STADIO: Tutta una città tra sogni ed incubi – 09 mag

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Domenica 11 maggio. Domenica, insomma. E’ lì che potrebbe già decidersi tutto. Già, è quello il momento in cui il Bologna potrebbe essere in B. Oppure, per miracolo, con un colpo d’ali essere quasi in salvo.
Anche se appare difficile.
Il Sassuolo ospita il Genoa, che se sarà la stessa squadra che ha ospitato il Bologna domenica scorsa verrà senz’altro battuto, perché il Sassuolo non è il Bologna e in attacco ci sa andare con profitto.
Intanto il Chievo va a Cagliari, ed è difficile pensare che tornerà indietro a mani vuote: i sardi sono salvi, non hanno più stimoli, e da un mese praticamente non hanno più un presidente. Difficile aspettarsi che Daniele Conti & C. giochino alla morte, anzi: il Chievo potrebbe pure vincere.

E il Bologna? Non più comunque padrone del suo destino, ospita un Catania in palla e rigenerato dopo la vittoria per 4 a 1 sulla Roma più molle di tutta la stagione. Atteggiamento condannabile, quello del team di Rudi Garcia, ma che ha evidenziato anche una cosa: il Catania a calcio ci sa giocare. Gente come Bergessio, Lodi, Barrientos e Leto il Bologna attuale li sogna la notte.
Già, il Bologna. Che segna con il contagocce, il peggior attacco d’Europa; che è fragile psicologicamente, che a centrocampo ha perso il solo uomo carismatico, Diego Perez; che negli scontri diretti è dietro a tutte le concorrenti; che ha vinto appena 5 gare su 36.
Questo Bologna, domenica, deve vincere. E potrebbe non bastare, per carità, ma intanto vorrebbe pur dire qualcosa. E allora i tifosi corrono allo stadio, sperando in un miracolo: in un alito di vita, una reazione d’orgoglio, di una squadra che non può essere così scarsa e sconclusionata come è stata finora. A Catania, all’andata, si chiuse l’era di Pioli. Con il Catania, domenica, in tanti non vogliono nemmeno sperare a cosa potrebbe chiudersi. 

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