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RS – STADIO: Zuculini: “Bologna, sei la mia occasione” – 11 ago
Bella e lunga intervista quella che compare oggi sulle pagine di “Stadio”. A rilasciarla è il nuovo acquisto del Bologna che ha forse il maggiore “appeal” internazionale, Franco Zuculini. Considerato una volta una sicura stella in divenire del calcio mondiale, il grintoso mediano di La Rioja (luogo che ha dato i natali a due Presidenti, Carlos Menem e Isabelita Peròn, oltre che al grande Ramon Diaz) ha avuto in carriera numerosi contrattempi che ne hanno rallentato l’esplosione, ma ad appena 24 anni il tempo è dalla sua parte e gli può ancora permettere di ritrovarsi. Così, mentre il più giovane fratello Bruno è appena approdato al Manchester City (“Sì, ma proprio venerdì è stato dato in prestito per sei mesi al Sunderland. Ci sentiamo spesso e ci confrontiamo. Sì, è sempre stato molto importante farlo. Per tutti e due.”) lui è sceso fino nella Serie B italiana, al Bologna. L’Italia l’aveva già visitata diversi anni fa, in un prestito al Genoa: “Gasperini mi impiega in qualche occasione facendomi entrare dalla panchina. Quella era una grande squadra. Io non avevo ancora vent’anni. A fianco c’era gente come Toni, Palacio, Kaladze, Criscito, il portiere Eduardo, Sculli. Ero praticamente sempre vicino a Palacio. Mi ha dato consigli, istruzioni. Insomma lui , in quei mesi, si preoccupava di me.”
A quei tempi, dicevamo, Zuculini era considerato una sicura stella del futuro calcistico mondiale. Era arrivata persino la convocazione nella Nazionale maggiore, con Maradona CT. Una persona che è un idolo per milioni di argentini e non solo, Franco compreso. “Maradona ricevette i convocati dell’ultima infornata con semplicità, provando a metterci a nostro agio. Io, Matias Defederico, adesso gioca in Argentina all’Huracan. Ed Edoardo Salvio, l’attuale ala del Benfica. Maradona è grande perché tratta tutti alla stessa maniera, campioni e ragazzi. Ci accolse con il sorriso. Con noi era sempre sereno. Io invece ero un po’ teso e spiccicai poche parole.” E del resto la sua adorazione per “El Diez” Zuculini l’ha tatuata sulla sua pelle, sulla gamba sinistra. “Sono due immagini: la prima di Maradona giovane che guarda la palla. Un’immagine molto nota che s’intreccia con l’altra immagine tatuata più sotto: Maradona che alza al cielo la coppa del 1986. Insomma il sogno del ragazzo e il trionfo del campione.” Un sogno che Franco cercherà di riprendersi proprio a Bologna. Non vuole lanciarsi in grandi proclami, ma è sicuro di se, di riuscire a riprendersi il futuro dopo tanti infortuni e sfortuna. “Non vorrei sembrare audace o dire cose già grandi. Ma io non mi sento così bene da quando ho cominciato la carriera di calciatore. Sento che il ginocchio destro è completamente recuperato. E che le mie condizioni sono ideali. Io devo ringraziare il Bologna che mi ha dato questa grande possibilità. Ho tanta determinazione. Inutile parlarne. La vedrete.”
L’intervista completa la trovate sull’odierna edizione di “Stadio”.
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