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Sandy Flash Back – Triplice fischio… – 22 Ott

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“Chi è il tuo calciatore preferito?” Senza pensarci troppo rispondevo “Marco Di Vaio!!!” e subito mi sentivo dire”Marco di Vaio?! E chi è?! Dovrebbe esser Baggio o Signori” ma io rispondevo sempre “Come chi è?! È l’attaccante della Salernitana, è fortissimo, ogni partita segna, sta diventando capocannoniere in serie B”, correva la stagione 1997/98, e io, guardando le tue gesta in tv, mi stavo già innamorando di te, senza sapere quello che sarebbe successo in futuro…

Ed ora siamo qua, sono passati 16 anni da quella annata, e mancano pochi giorni al 25 ottobre 2014, una data storica, indimenticabile per qualcuno, sopratutto per te, che dopo una carriera ventennale hai deciso che era il momento di dire basta, hai deciso di appendere le scarpe al chiodo e di dare l’addio a quel prato verde che t’ha regalato tante emozioni, e sopra il quale tu ne hai regalate tante alle persone che domenica dopo domenica venivano li a vederti…

Il 25 ottobre giocherai la tua ultima partita da calciatore, entrerai in campo sapendo che non avrai più altre occasioni per regalar emozioni ai tuoi tifosi, per farli urlar di gioia e festeggiare per quel pallone che hai appena buttato in rete, dovrai goderti quegli ultimi 90 minuti e ,per una volta, non pensare alle emozioni che regalerai, ma solo a quelle che proverai tu, quando dopo il triplice fischio dell’arbitro uscirai dal campo e raggiungerai gli spogliatoi per l’ultima volta!!!
Immagino sarà un po come prima di morire, quando si dice che ti passi davanti tutta la tua vita in un flash, a te passeranno davanti agli occhi 21 anni di carriera, ripenserai all’esordio in prima squadra con la Lazio, al primo gol in campionato contro il Padova, alla classifica marcatori vinta con 21 gol nell’anno della promozione con la Salernitana, ai tanti gol segnati con la maglia del Parma, al passaggio alla Juventus pochi giorni dopo avergli segnato contro in supercoppa italiana, allo spettacolare gol che hai segnato con la maglia bianconera a San Siro contro il Milan, agli anni all’estero, alle deludenti annate genoane e poi penserai alla tua rinascita, penserai a noi, alla tua seconda casa, a quella Bologna che ti ha adottato e amato incondizionatamente per quattro stagioni…
Per noi sei stato tutto, calciatore, bomber, salvatore, simbolo, ma sopratutto capitano, l’ultimo vero e grande capitano!!! Ci hai salvato coi tuoi 24 gol, ci hai salvato tenendo unito lo spogliatoio durante l’anno di Porcedda, ci hai fatto gioire, esultare, godere con la tua doppietta a Torino, ma anche piangere e commuoverci, quel 6 maggio 2012, quando hai giocato contro il Napoli la tua ultima partita con la maglia rossoblu!!! Lo stadio pieno, l’emozione nell’aria, l’entrata in campo speciale, le lacrime di noi tifosi, tutti, anche quel signore baffuto che ti aveva criticato fino alla partita prima non riuscì a trattenersi quel giorno, perchè stavamo per dar l’addio controvoglia a un grandissimo campione, ma prima di tutto a una persona speciale che ci ha guidato e ha rappresentato Bologna per quattro stagioni, proprio come quando da un momento all’altro ti rendi conto che il tuo grande amore di una vita se ne sta andando, e tu con le lacrime agli occhi non puoi far altro che accettar la sua decisione, e salutarla il più tranquillamente possibile con un in bocca al lupo, salvo poi sfogarti urlando tutta la tua amarezza e la tua tristezza una volta rimasto da solo, quando lei ormai se ne è già andata!!!
Avresti voluto regalarci l’ultima gioia, avresti voluto salutarci con un ultimo gol, per render quel pomeriggio ancora più speciale, ma purtroppo l’emozione e quel maledetto palo, ti hanno negato questo piacere, ma niente è riuscito comunque a rovinar un pomeriggio così speciale come quello!!!
Son sincero, da quel momento in poi ho voluto saper il meno possibile su di te, non son mai riuscito a mandar giù il fatto che in Canada potevano provar le stesse emozioni che hai fatto provare a noi, non son mai riuscito a non invidiare quei canadesi che avevano ancora la possibilità di vederti giocar dal vivo, mentre io, che ti avevo eletto a mio giocatore preferito guardando i tuoi gol settimana dopo settimana su “A tutta B” su rai tre durante il tuo anno da capocannoniere con la Salernitana, non avrei più avuto occasione di esultare per una tua marcatura…
M’hai fatto innamorare di questo sport, da quando ho iniziato a seguir il calcio ci sei sempre stato, hai sempre segnato in qualunque squadra giocasti, e d’ora in poi sarà strano pensare che non ci sarai più…
Hai fatto innamorare una città intera, l’hai fatta festeggiare, esultare e godere, l’hai fatta piangere di gioia e di tristezza, sei stato il capitano, sei diventato un simbolo per questa città, un po come le Due Torri, il Nettuno, Piazza Maggiore, la finestrella di via Piella e “Suonare Serroni”, sei entrato nella leggenda di una città e rimarrai indimenticabile per sempre come tutte queste cose…
Ed ora ti aspettiamo, ti aspettiamo calorosamente, aspettiamo il tuo ritorno dall’altra parte della scrivania a far parte della nuova società americana, non vediamo l’ora che scenderai quella scaletta dell’aereo per dirti “Bentornato a casa Marchino!!!”…

 

Ps. Nel caso, a gennaio, decidesti di tornare per giocare altri sei mesi invece che sederti dietro la scrivania, di certo io non mi offendo eh 🙂

 

 

 

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