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Sartori: «Ci sono state tre trattative davvero difficili, siamo una buona squadra e lo abbiamo dimostrato»

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Bologna FC 1909


Questa mattina alle 12, nella sala stampa del centro tecnico “Niccolò Galli”, Giovanni Sartori ha accompagnato Alexis Saelemaekers nella sua conferenza stampa di presentazione, approfittandone per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue parole:

 

È stato un mercato effervescente: è stato il più difficile di tutti?

«Si, perché abbiamo incontrato società che hanno portato le trattative sul lungo e quasi a far perdere la pazienza. Abbiamo tenuto duro e chiuso tutto però»

Ci sono trattative che non sono andate in porto e che magari si protrarranno a gennaio?

«Abbiamo delle idee, poi continueremo con il lavoro di scouting come al solito. Per gennaio vediamo in base alle idee e alle opportunità» 

Pensi che ci poteva stare un uomo in più in attacco?

«Siamo contenti così davanti, anche con l’allenatore volevamo rimanere con due per ruolo e uno in più, che poteva essere Barrow ma se ne è andato»

Ha fatto la rivoluzione che non ha fatto lo scorso anno, o ci sono state vicissitudini che hanno cambiato i piani in corso?

«Se vogliamo chiamarla così facciamolo, ma è figlia di un mercato: non pensavano che Arnautovic potesse avere un mercato importante dopo il Milan. In quel momento siamo andati sull’attaccante come sul centrocampista perché non pensavamo che Jerdy se ne andasse, pensavamo più Dominguez. Siamo stati bravi»

Le piace di più il termine “verde” o “a costo zero” per questo mercato?

«Non è un saldo zero, viste le difficoltà di questo mercato. Leggevo che siamo nelle media come età e fa molto piacere. Non lo abbiamo studiato per la posizione in classifica ma è stato fisiologico, siamo contenti»

Avevate sentito le paure dell’allenatore per la non-condivisione?

«Io credo che ci sia sempre stata, purtroppo i tempi non li decidiamo noi. Capita anche alle altre squadre come il Milan, vedi Jovic. Sono successe cose non preventivate e siamo arrivati in rincorsa, poi come spesso succede si arriva agli ultimi giorni. Come tutti gli allenatori Thiago voleva la squadra in ritiro, ma io gliel’ho sempre detto che saremmo arrivati più lunghi» 

È un Bologna più sostenibile, si è abbassato il monte ingaggi?

«Non siamo ancora pronti per dirlo, anche se sicuramente si sono abbassati gli stipendi. Abbiamo provato a fare una squadra non guardando quello ma in base alle preferenze tecniche che avevamo»

Quanto è stato lontano dal Bologna Riccardo Orsolini?

«Non lo è mai stato. È stata una trattativa lunga, ci siamo dati una pausa di riflessione per concludere bene il campionato. Per Dominguez sapevo che non sarebbe rimasto, ma per Riccardo non ho mai avuto dubbi»

Guardate al mercato degli svincolati?

«Si, ma speriamo di non dover attingerci, vorrebbe dire che abbiamo lavorato bene»

Si sente di poter dire che il Bologna è migliorato? sI sente di aver dato a Motta la miglior squadra possibile?

«Come avevo detto l’anno scorso la base era buona, andava migliorato e ringiovanito. Aspettiamo il campo, e vedremo se faremo bene o male. Thiago si è detto contento del mercato alla fine»

Quali sono state le trattative più difficili?

«Sono state tre, quasi al livello dell’esaurimento»

Anche lei ha avuto un momento di sconforto in questa sessione?

«Il nostro umore varia come il tempo, giornalmente, di ora in ora in base alle trattative. A volte facevamo un passo avanti e poi due indietro. Con tre trattative lunghe non è stato facile ma i giocatori con la loro volontà hanno spinto fortemente per Bologna»

In rosa avete Posch e Ferguson, avete chiuso subito le porte alle proposte arrivate?

«Li abbiamo messi subito tra gli incedibili, come altri anche se poi sono andati. Qualcuno c’è stato ma ha trovato un muro»

L’obiettivo è quello della parte sinistra della classifica, e sfruttare l’occasione?

«Io ribadisco quanto già detto, vedremo in base alla stagione. Siamo partiti bene, la squadra è stata all’altezza della Serie A in tutte e tre le partite. Siamo una buona squadra, non ci poniamo obiettivi»

Quanto conta avere un allenatore in scadenza o con un contratto lungo?

«Non cambia niente, conta avere un buon allenatore»

 

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