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Stadio – Per Schouten si allunga il rientro ufficiale: adesso occorre un sostituto per il centrocampo

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù


 

Sul “Corriere dello Sport/Stadio” ,  come viene riportato da Giorgio Burreddu, Jerdy Schouten non prenderà parte al gruppo dei convocati per il match contro il Verona, dal momento che l’olandese è sì in fase di recupero, ma non ancora al meglio della condizione. Il 25enne sin qui ha collezionato solamente due presenze in campionato, quindi non è di certo la prima scelta di Sinisa Mihajlovic, ma in una situazione di emergenza, che coinvolge sopra tutti il reparto di centrocampo, sarebbe tornato utile almeno per far numero. Per adesso proseguono i lavori parziali assieme al resto del team, con l’obiettivo fissato di tornare circa 8-9 giorni prima della partita contro l’Empoli, dopo la sosta. La situazione di Schouten verrà tenuta sotto stretto controllo, come lo è stata in questa, anche durante la prossima settimana. Giorni fa il ritorno del centrocampista era stato previsto appunto per questa partita, ma con il passare del tempo lo staff ha optato per un rientro più graduale. Tuttavia si sta allenando con la squadra e questa è una prova di come lui ci tenga davvero a tornare a disposizione per riguadagnare la fiducia del mister. 

Il centrocampo è il punto debole del Bologna in questa stagione, non per le prestazioni in campo, ma per le condizioni fisiche che impediscono al tecnico di avere a disposizione tutti i giocatori nello stesso momento. L’ennesima cattiva notizia riguarda Nicolas Dominguez, mediano di fiducia di Mihajlovic che, a causa di un problema alla spalla, dovrà subire un intervento chirurgico, ma non prima di aver disputato la gara di venerdì al Bentegodi. Lo stop all’orizzonte è quasi tragicomico, perché sarà di circa tre mesi. O almeno questo è ciò che ha vissuto Hickey, che di operazioni in quella zona ne ha subite addirittura due. La società a questo punto si vedrà costretta ad agire negli ultimi giorni di tramonto del mercato per sopperire ad una mancanza di uomini in mezzo al campo.  

L’unica presenza costante sia nelle prestazioni che nelle disponibilità è Mattias Svanberg. Già dalla scorsa stagione aveva fatto intravedere delle potenzialità che sono poi esplose in questa stagione. La roccia a cui si appoggia la squadra è lui, che in mezzo al campo non ne ha saltata nemmeno una: le uniche da non titolare sono la prima di campionato contro la Salernitana, dove ha giocato per 5 minuti e quella con l’Empoli, dove è subentrato nel secondo tempo. È infatti il quarto uomo del Bologna con più minuti giocati, 1609, dietro solo a Skorupski, Dominguez e Medel. Guardando il lato positivo di questo momento si può ben sperare per il rientro di Nicolas Viola, che ha avuto una chance contro il Napoli e non ha brillato, ma le condizioni sembrano spingere verso un suo maggiore minutaggio. Prima che arrivi una pedina in soccorso della squadra – sempre ammesso che arrivi – Mihalovic dovrà cavarsela con ciò che ha a disposizione. 

 

Fonte: Corriere dello Sport

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