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The Day After: “Ogni maledetto sabato” – 22 set

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Cambiano i giorni, ma non la sostanza: il Bologna continua a stentare, tra mille e più difficoltà. E poco importa che si giochi di domenica,di mercoledì o di sabato. Il risultato non cambia.

Quattro punti dopo quattro giornate, frutto di una vittoria, un pareggio e due sconfitte, per la poverissima media di un punto a partita. Roba da retrocessione diretta in Lega Pro: le scusanti di un’ alchimia ancora da trovare e di una squadra sotto pressione per le ultime vicende societarie reggono in effetti fino a un certo punto.

Perchè, a dirla tutta, nonostante si sia in una fase ancora primordiale del campionato, provare a trarre qualche spunto su quelle che saranno le caratteristiche definitive del Bologna 2014-2015 non parrebbe un’idea così sbagliata: una squadra, quella scesa in campo in queste prime uscite stagionali, a dir poco altalenante, incapace di trovare un equilibrio costruttivo in termini di risultati e di gioco, con molti doppioni ed un allenatore decisamente nel pallone.

Già, perchè mister Lopez, capitato in un contesto che qualsiasi allenatore simil-esordiente dovrebbe evitare, non c’ha effettivamente capito molto fin qui: non che le colpe siano tutte sue, sia chiaro, ma qualcosa evidentemente non torna. E un tecnico di maggiore esperienza non farebbe certamente male ad un gruppo in cerca di un’identità, caratteristica che è totalmente mancata in queste prime quattro giornate: se dopo Pescara ci si chiedeva quale fosse il vero Bologna, se quello dell’Entella o il trionfatore in terra abruzzese, la partita di ieri col Crotone ha decisamente risolto ogni dubbio, in senso chiaramente negativo.

Pochi spunti, pochissimi tiri in porta (ieri forse neanche uno) ed una difesa costretta a rivivere ancora una volta l’ormai abituale maledizione del portiere, con Stojanovic stavolta come protagonista: colpevole lampante sul primo goal, come del resto Coppola la settimana scorsa.

Il sortilegio continua: da Gillet in poi, ogni numero uno affacciatosi sul mondo rossoblù, ha sistematicante fallito. Che serva riprendere il belga per interrompere l’incantesimo?

Scherzi e magie a parte, c’è da affrontare una dura e ravvicinata realtà: quella di un imminente ritorno in campo martedì, a Terni, contro una squadra lanciatissima nelle prime posizione di classifica.

Il tutto sperando, chiaramente, che nel frattempo si risolvano le disgrazie societarie: perlomeno, e sarebbe già qualcosa, per togliere alla squadra quella presunta ” immunità” di cui per troppo tempo, specialmente negli anni scorsi, giocatori e allenatori han usufruito per nascondere un impegno pressochè nullo ed inesistente. Il tempo per gli alibi è già scaduto.

 

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