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Top & Flop – Pagellone 2015 “la difesa” – 29 dic

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Antonio MIRANTE 9: parte malino in Coppa Italia, qualche incertezza soprattutto nelle uscite che poi si ripropone in qualche caso anche nelle prime due partite di campionato. Da lì in avanti inizia l’escalation di condizione e prodezze di un anno che finora è da incorniciare e che lo sta rilanciando anche in chiave Nazionale. Guida la difesa con grandissimo carattere, sempre preciso, puntuale e sicuro nelle uscite. Si dice che un gran portiere sappia fare bene le cose che sembrano più semplici, ecco il nostro portierone lo ha sempre fatto ma sfoderando anche degli interventi veramente prodigiosi che lo fanno diventare un grandissimo portiere. Molti suoi interventi valgono come dei gol fatti.

Angelo DA COSTA 7: persona eccezionale e professionista esemplare, quando è stato chiamato in causa per l’infortunio al dito di Mirante, si è fatto trovare prontissimo sfoderando due grandissime partite che non ne hanno fatto rimpiangere l’assenza. Dopo molti anni finalmente possiamo contare su un parco portieri di grandissimo valore e affidabilità.

Alex FERRARI 6,5: il cinno nasce centrale ma, a causa dell’assenza di Krafth e delle non convincenti performance di M’Baye, viene spostato sulla corsia di destra. Col solito spirito di abnegazione e impegno riesce ad adattarsi subito al nuovo ruolo. Potendo contare su doti atletiche eccellenti riesce a garantire corsa e spinta sulla corsia, anche in copertura non si disimpegna male ma evidenzia qualche incertezza quando viene puntato. Commette una leggerezza nella partita con l’Inter che dà il via al gol del vantaggio nerazzurro, ma è molto giovane, ha margini di miglioramento enormi e tanta buona volontà, anche in chiave azzurra è ormai un convocato fisso della nazionale U21 di Di Biagio.

Daniele GASTALDELLO 6,5: dopo un lungo infortunio rientra solo dalla partita con la Juventus, il suo carisma in campo si avverte subito e la squadra ne trae beneficio ritrovando il suo leader. E’ sempre prestante in mezzo all’area e molto bravo in marcatura, su tutte annulla El Pipita per quasi tutta la partita, ma denuncia ancora qualche sbavatura in fase di appoggio che come contro l’Inter può risultare fatale. E’ autore anche di un importantissimo gol nello scontro diretto contro il Carpi.

Marios OIKONOMOU 7-: nella prima e difficile parte di campionato, pur nel grigiore generale, risulta essere il più affidabile e preciso del pacchetto arretrato. Rimane lontano dai campi per qualche partita a causa di un guaio muscolare ma rientra subito facendosi trovare in perfette condizioni. Sempre preciso e puntuale in anticipo, insuperabile di testa anche i proiezione offensiva, deve migliorare però l’attenzione costante nella marcatura, ma anche in questo caso parliamo di un giovane che può solo migliorare ma che di fatto è già un pilastro della difesa.

Domenico MAIETTA 7: mai utilizzato da Rossi, viene invece rispolverato da Donadoni col conseguente dirottamento di Rossettini a destra. Il guerriero risponde da par sua portando una grandissima solidità in difesa e grande senso della posizione, quando può sfoggia le sue doti tecniche e ottima visione di gioco producendosi in eccellenti uscite palla al piede con passaggi verticali molto interessanti. Presenza della quale beneficia anche Gastaldello col quale dimostra subito grandissima sintonia. Commette un errore contro il Torino nel tentativo di non perdere tempo col Bologna in svantaggio, in un’altra situazione non avrebbe certamente fatto quella scelta.

Luca ROSSETTINI 7,5: il bomber che non t’aspetti, una prima parte di stagione dove risulta inguardabile, lento, spaesato, fuori posizione, nemmeno un lontano parente di quello ammirato a Cagliari e che l’aveva anche portato in azzurro. Con l’avvento di Donadoni si può dire che lui sia il primo “miracolato”. Viene spostato nel nuovo ruolo di terzino destro vecchio stampo, meno slanci offensivi ma garantisce subito molta più copertura e solidità difensiva. Ritrova subito fiducia e anche passo e condizione migliorano a vista d’occhio. Anche quando viene riportato in mezzo dimostra di essere tornato l’ottimo centrale che si conosceva, presenza fisica monumentale in mezzo all’area, ma è quando si porta in area avversaria sui calci piazzati che fa veramente paura andando a segno di testa per ben due partite di seguito, prima col Napoli e dopo regalando il gol vittoria all’ultimo minuto col Genoa.

Adam MASINA 7,5: premiato come miglior giocatore in assoluto dello scorso campionato di serie B, quest’anno in A ha visto esplodere la sua giovane stella. Da ex attaccante svincolato, alla convocazione in azzurro e debutto con l’U21, fino all’etichetta di “Capitan Futuro” rossoblu e futuro terzino sinistro della Nazionale maggiore. Difensore col maggior numero di assist gol della serie A e quando capita anche finalizzatore come a Carpi regalando 3 punti d’oro. Con Rossi si vedeva che il cinno aveva il freno a mano sempre troppo tirato non riuscendo a spingere come voleva, Donadoni gli molla le briglie e il ragazzone va e quando lo fa sono dolori per gli avversari. Si fa apprezzare molto anche in copertura riuscendo spesso a a mettere la museruola ad avversari anche molto accreditati, deve migliorare ancora in copertura e nel cross alto, ma il ragazzo è uno dei talenti migliori in circolazione e si sente legatissimo alla sua città e alla maglia rossoblu.

Archimede MORLEO 6+: il voto non può che essere per forza la sufficienza, il + è di stima infinita per l’uomo e il professionista esemplare qual’è, troppo pochi i minuti di Genova per poterlo giudicare, rispolverato da tempo immemore per sostituire lo squalificato Masina, non si poteva obiettivamente pretendere i miracoli. Fa sempre il suo con grande impegno e dedizione, un professionista vero che pare però giunto ormai alla fine della sua lunga esperienza in rossoblu. Sarà certamente il suo ultimo hanno sotto le due torri ma a capitan Archimede non si potrà che fare sempre un applauso per tutto quello che ha dato al Bologna e soprattutto per come lo ha fatto.

Ibrahima M’BAYE 5+: inizia l’anno come aveva concluso quello precedente e cioè spaesato e poco propositivo, a volte quasi svogliato. Dopo le prime uscite inconcludenti e apatiche perde subito e giustamente il posto che poi non riesce più a riguadagnare. Con l’arrivo di Donadoni trova spazio col Napoli, ma è soprattutto a sinistra col Genoa, quando subentra a Morleo che sfodera una buona prestazione, vogliosa e propositiva e con giocate molto interessanti. Durante la pausa festiva ha lavorato sodo e fatto sapere di voler rimanere convintamente a Bologna, il ragazzo è molto molto giovane e con Donadoni può ritrovare quella fiducia e quegli stimoli che possono riportarlo ai livelli ottimi che aveva sfoggiato fin dalle giovanili dell’Inter.

Emil KRAFTH n.g.: capitano dell’U21 svedese, enfant prodige del calcio nordico ha bruciato tutte le tappe delle convocazioni nella varie nazionali. Colpo di prospettiva di Corvino che però a causa di un problema alla schiena prima e di due traumi contusivi poi, non gli hanno permesso di mostrare le sue grandissime qualità di esterno destro. Pochi minuti contro il Carpi per poi, a causa di un bruttissimo intervento, dover abbandonare il campo. Si rifarà certamente nel girone di ritorno, la società, e anche chi scrive, crede molto nel ragazzo.

…to be continued… domani “il centrocampo”!

Forza Bologna! 

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