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Un girone fa: Lazio-Bologna, gli errori costano caro

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Generation Sport

Anticipo del sabato sera in quel di Roma; lo stadio Olimpico ospita il Bologna di Sinisa Mihajlovic reduce da una scottante sconfitta contro il Sassuolo in rimonta per 3-4. I biancocelesti in settimana hanno ottenuto una vittoria all’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund, mentre in campionato non riescono a decollare con soli quattro punti in altrettante partite. I rossoblù invece arrivano da due sconfitte consecutive e proprio nella capitale cercano il riscatto.

Felsinei che si schierano con Skorupski tra i pali; linea a quattro con De Silvestri, Danilo, Tomiyasu e Hickey; mediana affidata a Schouten e Svanberg; davanti Palacio a guidare l’attacco con alle sue spalle Sansone, Soriano e Orsolini. Padroni di casa, invece, che vengono disegnati con Reina in porta; Patric, Hoedt e Acerbi nella difesa a tre; Marusic, Akpa-Akpro, Leiva, Luis Alberto e Fares a fare densità in mezzo al campo; Correa e Immobile a formare il tandem d’attacco. L’aquila Olimpia sorvola il prato verde dello stadio Olimpico e le squadre fanno il loro ingresso sul terreno di gioco per dare inizio alla partita valida per la quinta giornata del campionato di Serie A.

Il Bologna parte subito forte in questi primi minuti di gara e al tredicesimo minuto riesce a trovare il vantaggio grazie a una bellissima rete di Svanberg, che dopo il goal annullato a Benevento riesce a siglare la sua prima marcatura in campionato. Ottima pressione di squadra che vede Schouten rubare palla in contrasto a Leiva sulla trequarti campo; il pallone arriva tra i piedi di Svanberg che palla al piede avanza in percussione; sui 25 metri piazza il pallone tirando alla sua maniera all’angolino alla sinistra di Reina che, pur tuffandosi, può solo guardare la palla infilarsi in rete. Però, con le squadre a centrocampo per riprendere il gioco ci sono attimi di silenziosa attesa in seguito alla rete; Irrati viene richiamato dal VAR per un contatto tra Schouten e Leiva; il direttore di gara si dimostra d’accordo con l’assistente video e annulla il vantaggio dei felsinei; partita che ritorna in parità. Risponde la Lazio con Luis Alberto da fuori area, ma Skorupski si distende e devia in calcio d’angolo; buona conclusione del fantasista spagnolo. È il Bologna in questo primo tempo a fare la partita e si dimostra insidioso in più di una occasione. Recupero di palla di Hickey che cerca subito Palacio in verticale; contropiede dell’argentino che, nonostante un quattro contro due a favore dei rossoblù, decide di correre da solo una metà campo intera per poi concludere l’azione calciando sull’esterno della rete; occasione sprecata con Orsolini che al vertice opposto dell’area reclamava il pallone essendo lasciato completamente solo. Scadono qui i primi quarantacinque minuti di gioco e le squadre tornano negli spogliatoi; come sempre abbiamo assistito a un Bologna che crea tanto ma concretizza poco.

Tornano in campo le squadre ed è la Lazio a dare il primo squillo di questa ripresa con Akpa-Akpro che a tu per tu con il Skorupski viene recuperato all’ultimo da Danilo che in scivolata salva i rossoblù mettendoci una pezza e deviando il pallone in calcio d’angolo. Passano pochi minuti e la Lazio trova il vantaggio: azione che parte dai piedi di Luis Alberto, che lancia per Immobile; pallone sbagliato che viene intercettato da Danilo in posizione defilata; l’esperto difensore rossoblù però si addormenta e il centrocampista spagnolo, in pressing aggressivo, gli strappa il pallone dai piedi; il numero 10 della Lazio scatta palla al piede verso l’area scoperta del Bologna e dopo essere rientrato più verso il centro, superando anche Svanberg con un tunnel, scarica un siluro sotto la traversa con Skorupski spiazzato. Biancocelesti in vantaggio. Provano a rispondere i felsinei, che si vedono stretti questo risultato. Si rendono pericolosi con una punizione diretta di Orsolini dai ventisette metri; solo la traversa può dire di no dopo che Reina sembrava battuto. Sospiro di sollievo per la squadra di Simone Inzaghi che resta in vantaggio. A distanza di quindici minuti, nonostante i tentativi degli ospiti di ritrovare il pari, i padroni di casa trovano il raddoppio. Siamo al minuto settantasei; azione avvolgente della Lazio che da sinistra sposta la manovra a destra dove Lazzari è libero; l’esterno ex Spal mette il pallone in mezzo a cercare la testa di Muriqi; l’attaccante non riesce a indirizzare il colpo di testa in porta; il pallone si sta per perdere sul fondo se non fosse per Fares che quasi sulla linea di fondocampo, in rovesciata, rimette in mezzo; da vero attaccante, con il suo eccellente fiuto del goal, Immobile taglia sul primo palo e, dimenticato da Tomiyasu, spinge la palla in rete superando il portiere polacco. Doppio vantaggio della Lazio che sembra una mazzata micidiale per i rossoblù. Invece, rispecchiando il carattere del loro allenatore, i felsinei non demordono e continuano ad attaccare. Però, a causa di un Reina in serata di grazia, in due occasioni molto ghiotte prima con Barrow, poi con Vignato, gli ospiti non riescono a trovare la rete per accorciare le distanze. Bisogna aspettare i minuti di recupero per il goal della bandiera del Bologna siglato da De Silvestri. Cross dalla sinistra di Soriano verso Santander; stop a (in)seguire del paraguaiano che, ruotando su sé stesso, di mancino riesce a servire il terzino che di piatto sinistro supera Reina; questa volta lo spagnolo non può proprio fare niente. Rete che arriva troppo tardi per sperare di recuperare la partita, infatti i tre punti vanno alla Lazio. Gli errori si pagano caro e queste due disattenzioni costano ai rossoblù la terza sconfitta consecutiva; la squadra di Mihajlovic rimane a 3 punti in classifica dopo 5 partite.

Diciannove partite dopo la situazione in casa rossoblù è opposta; i felsinei arrivano da tre risultati utili consecutivi e da 5 punti ottenuti sul campo; i biancocelesti invece devono riscattare una pessima prestazione infrasettimanale arrivata alla partita di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Sarà una partita aperta a tutti e tre i risultati con i padroni di casa a due punti dal terzo posto; mentre gli ospiti giocheranno tranquilli a cinque punti dalla parte sinistra della classifica e a dieci dalla zona retrocessione. Mihajlovic affronta la sua Lazio e sicuramente vorrà fare buona figura, nonostante mercoledì ci sarà la partita decisiva ai fini della tranquillità in classifica che vedrà i rossoblù affrontare il Cagliari che al contrario giocherà con una grande pressione addosso.

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