Bologna FC
Verdi: “Bologna? L’occasione migliore che mi potesse capitare” – 12 lug
Altro giro, altra presentazione in casa Bologna. Questa volta è il turno di Simone Verdi, presentato direttamente a Castelrotto. Dopo Di Francesco, dunque, ecco un altro colpo dell’era Bigon.
Ad introdurre l’ex Carpi ci ha pensato il Club Manager rossoblu: “Noi lo seguiamo dall’inizio perché riteniamo che ci possa dare molto dal punto di vista tecnico. Arriva in un momento ideale, proprio mentre sta maturando. Ha fatto anche un’esperienza all’estero e questo dimostra la sua volontà di confrontarsi con altre realtà. Il Bologna crede molto nel giocatore, ma ora sta a lui dimostrare che questo può essere l’ambiente ideale per fare il salto di qualità. Siamo convinti di poter fare un percorso importante insieme ”. Dopo averlo introdotto così, Di Vaio si sofferma anche sulle caratteristiche tecniche: “Poche volte mi è capitato di vedere un giocatore calciare con ambedue piedi con questa precisione”. Ed è Verdi stesso a confermare le sue parole: “Nasco mancino, ma da quello che mi raccontano fin da piccolo ho calciato anche col destro”. Come detto, è un giocatore che può dare molto al Bologna, anche in virtù delle sue caratteristiche. L’ex Milan, infatti, può giocare sia da esterno che da trequartista. In quel ruolo lo ha reinventato Sarri ai tempi dell’Empoli. È proprio all’attuale allenatore del Napoli che Verdi deve la sua metamorfosi tattica: “Ho sempre giocato come esterno, sia a livello giovanile che con Ventura al Torino. Ad Empoli, invece, è andata diversamente, visto che mi hanno preso per fare il trequartista. In quel ruolo ho fatto bene e sono uscite le mie qualità. È Sarri che mi ha fatto fare il salto, e anche per questo devo ringraziarlo”. Dopo vari anni in cui il suo cartellino era del Milan, adesso si scioglie definitivamente il vincolo col mondo rossonero (arriva a titolo definitivo, ndr). “Mi sono legato ad una società per quattro anni, liberandomi da una che non ha creduto in me. Forse questo è accaduto anche per demerito mio. Il Milan ha bisogno di investire soldi e farlo su grandi campioni per rilanciarsi. Ho parlato col procuratore decidendo di liberarmi definitivamente dal Milan. È venuta fuori questa occasione e l’ho colta al volo. È la migliore che potesse capitarmi”. Quando era al Milan ha sfidato Destro: “Ho giocato contro di lui in Primavera, nei derby. Mi ricordo uno perso 2-0, ma al ritorno vincemmo 3-0 e passammo noi”. Un amarcord anche sull’esperienza in Spagna: “Penso che qualsiasi giocatore a questo livello debba ambire al massimo che questo sport può fornire. Ad esempio a grandi squadre e alla maglia della Nazionale. Ho 24 anni e lo scorso anno ho avuto uno sviluppo strano della mia carriera. Paradossalmente, nell’anno in cui ho giocato meno, sono cresciuto di più. Sei mesi fuori mi sono serviti a crescere, sia come persone che come calciatore. In Spagna ho vissuto un’esperienza che mi ha cambiato tanto. Il campionato spagnolo è diverso, con metodi di lavoro differenti. Mi ricorderò sempre la gara contro il Barcellona. In quella sfida ho visto gente come Neymar, Dani Alves e Suarez, avere una grande cattiveria per recuperare palla. Se non sei cattivo e determinato non puoi andare da nessuna parte. Adesso arrivo in una società in cui un calciatore ha tutto e deve preoccuparsi solo di giocare”.
foto: bolognafc.it
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook