Bologna FC
Verso Bologna-Lazio: gli ex della sfida – 13 gen
EX IN CAMPO – Prima gara del girone di ritorno. Al Dall’Ara arriva la Lazio di Stefano Pioli. L’ex allenatore rossoblu la scorsa stagione ha riportato i biancocelesti in Champions, ma non è riuscito ad arrivare ai gironi. Impresa che, invece, riuscì a Delio Rossi, altro ex della sfida. Esonerato a fine ottobre, l’allenatore di Rimini ha allenato la Lazio dal 2005 al 2009, vincendo una Coppa Italia e raggiungendo una la qualificazione in Champions dopo aver vinto i preliminari contro la Dinamo Bucarest. Pioli a Bologna è rimasto dal 2011 al 2014, conquistando un nono (con 51 punti) e un 13esimo posto. Come non citare, poi, il neo arrivato Sergio Floccari. Tre stagioni a Roma, con in mezzo quella al Parma, con Donadoni allenatore.
EX NELLA STORIA – Quando Pioli venne esonerato, il suo posto sulla panchina del Bologna venne preso da Davide Ballardini. L’allenatore ravennate era sulla panchina della Lazio nel 2009-2010, ma dopo la vittoria della Supercoppa ai danni dell’Inter (che di lì a poco avrebbe fatto il Triplete) fu una stagione deludente e la Lazio rischiò seriamente la retrocessione. Ci pensò un altro ex a salvare i biancocelesti: Edy Reja. L’allenatore di Gorizia ha allenato il Bologna nel 1993/94 quando i rossblu erano in Serie C e nel primo anno alla Lazio, in rosa c’erano anche Julio Cruz, Meghni e Matuzalem. Quest’ultimo non ha rinnovato il contratto che lo legava al Bologna dopo la scorsa annata in B, mentre gli altri due hanno giocato a Bologna rispettivamente dal 2000 al 2003 e dal 2000 al 2007, con in mezzo una parentesi al Sochaux. Anche nell’organigramma delle due società ci sono altri due ex: il club manager Marco Di Vaio e il Ds biancoceleste Igli Tare. Il primo, cresciuto calcisticamente nelle giovanili biancocelesti, venne aggregato alla prima squadra nel 1993-94 dall’allora allenatore della Lazio, Dino Zoff. Anche se, fu con Zeman che Di Vaio riuscì a trovare più spazio e si espresse al meglio. Poi, nel 2008 il passaggio al Bologna, dove rimane fino al 2012 diventando bandiera e capitano, nonché il massimo artefice delle salvezze di quegli anni. Tare, invece, ha giocato a Bologna dal 2003 al 2006, poi ha chiuso la carriera nelle fila della Lazio. Ha giocato due stagioni in biancoceleste, dal 2006 al 2008, prima di diventarne il Ds. Con Marco Di Vaio nelle fila della Lazio, c’era anche Beppe Signori, l’uomo del “E segna sempre lui”, il fuoriclasse allo stato puro. Ha giocato nella Lazio dal 1992 al 1997 e per lui la tifoseria laziale scese in piazza per scongiurarne la cessione al Parma. Poi, nel 1998 il passaggio al Bologna dove rimane fino al 2004, in mezzo la vittoria dell’Intertoto e 67 reti in 143 presenze. Nella squadra che vinse l’Intertoto c’era anche Kennet Andersson. L’attaccante svedese giocò in rossoblu dal 1996 al 2000, con la parentesi alla Lazio nel 1999-2000. Con i biancocelesti conquistò la Supercoppa Europea contro il Manchester United.
Per due stagioni è stato allenato da Delio Rossi nelle fila della Lazio un altro ex della sfida.Stiamo parlando di quel Massimo Mutarelli che, dopo le due annate in biancoceleste dal 2006 al 2008, non si lasciò benissimo con la società, per usare un eufemismo, e passò proprio al Bologna dove rimase fino al 2011. Con lui in rossoblu arrivò dalla Lazio anche Manuel Belleri che rimase sotto le due torri per una sola stagione prima di firmare per il Lecce. Altro ex è Gaby Mudingayi, compagno di Mutarelli e Belleri in maglia biancoceleste. Il belga è stato allenato sia da Pioli che da Delio Rossi. Sempre dalla Lazio arrivò Riccardo Bonetto, in maglia rossoblu nella stagione 2007-2008, in prestito dai biancocelesti. Alla Lazio in quegli anni, dal 2005 al 2011, con in mezzo la breve parentesi al Al Wasl, c’era anche Fabio Firmani. Quest’ultimo, giocatore amato dai laziali per la sua grinta e per quel goal al Parma quando andò ad abbracciare l’immagine di Gabriele Sandri. Firmani ha giocato a Bologna nel 2002 mettendo insieme solo 5 presenze.
Tra le fila degli ex c’è anche quel Marco Ballotta che con il Bologna non scese mai in campo e che, con la Lazio, invece, giocò dal 1997 al 2000 e poi dal 2005 al 2008. Con i biancocelesti ha vinto 2 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, uno Scudetto, una Supercoppa italiana e una Supercoppa Europea ed è stato titolare nell’ultima Lazio che disputò la Champions con Delio Rossi. Nella Lazio che vinse lo Scudetto non possiamo non citare altri ex come Paolo Negro, Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic. Quest’ultimo è stato allenatore del Bologna e da giocatore ha scritto pagine memorabili della storia della Lazio anche grazie alle sue spettacolari punizioni. Paolo Negro, invece ha esordito in Serie A proprio con il Bologna nel 1990 ed è rimasto sotto le due torri fino al 1992, poi il passaggio alla Lazio in cui rimase dal 1993 al 2005 diventandone anche una bandiera. Esordio in Serie A con i rossoblu anche per Roberto Mancini, ma nel 1981-82. “Il Mancio” passò alla Lazio nel 1997 e rimase fino al 2000, poi divenne anche allenatore dei biancocelesti e vinse anche una Coppa Italia nel 2003-2004.
Se torniamo indietro, non si può non menzionare Giuliano Fiorini e Fabio Poli, due degli eroi della Lazio del meno 9, che hanno lasciato una traccia importante anche a Bologna. Fiorini realizzò il goal contro il Vicenza per mandare la Lazio agli sapreggi con Taranto e Campobasso, poi Fabio Poli fu il giustiziere del Campobasso per l’1-0 finale. Allenatore di quella Lazio era Eugenio Fascetti che da giocatore ha vestito la maglia del Bologna nel 1959-60. Fiorini tornò a Bologna tre volte in carriera, prima nel 1974-75, poi nel 1977-78 e infine dal 1980 al 1982, mentre Poli giocò prima nel 1982, senza mai scendere in campo, e poi tornò nel 1987 restando fino al 1992. Nel 1980, invece, Giorgio Mastropasqua salutava Bologna per andare a giocare nella capitale, sponda biancoceleste.
Ex li troviamo anche nella formazione del Bologna dell’ultimo scudetto. Francesco Janich ha giocato con la Lazio dal 1958 al 1961. Dei biancocelesti è stato anche capitano in alcune occasioni, vincendo anche una Coppa Italia nel 1958, prima del passaggio in rossoblu nel 1961.
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