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Noz.de


Servus, Freunde!

Ricomincia la Bundes, con molte perplessità, e subito il BVB travolge i rivali dello Schalke nel Revierderby #180: un 4-0 che non lascia appelli, con reti di Håland, Hazard e doppietta di Guerreiro, ed in cui la supremazia delle Api non è mai stata in discussione. Il RB Lipsia non va oltre l’1-1 in casa col Friburgo e deve addirittura rincorrere: al gol di Gulde, nel primo tempo, risponde Poulsen ad un quarto d’ora dal termine. Hertha corsara a Sinsheim – autorete di Akpoguma poi Ibišević e Cunha – così come il Wolfsburg che ad Augusta passa con Steffen, viene ripreso da Jedvaj ma trova la zampata vincente con Ginczek allo scadere. Pareggio a reti bianche tra Fortuna Düsseldorf e Paderborn. Passa il Gladbach a Francoforte: Pléa colpisce al primo minuto poi Thuram e Bensebaini, di André Silva il punto della bandiera per le Aquile. Il Colonia, in casa col Magonza, pare avercela fatta dopo i gol di Uth e Kainz ma Awoniyi e Malong riagguantano i Caproni in meno di venti minuti. Fatica più del previsto il Bayern sul terreno dell’Union Berlino ma un rigore di Lewandowski ed un colpo di testa di Pavard regalano il successo alla banda Flick. Sprofonda nel baratro il Werder Brema, che cede in casa al Bayer Leverkusen: ospiti in vantaggio con Havertz e raggiunti subito da Gebre Selassie ma ancora Havertz poi Weiser e Demirbay fissano il pesante finale in favore delle Aspirine

 

RISULTATI

Borussia Dortmund-Schalke 04 4-0

RB Lipsia-Friburgo 1-1

Hoffenheim-Hertha Berlino 0-3

Augusta-Wolfsburg 1-2

Fortuna Düsseldorf-Paderborn 0-0

Eintracht Francoforte-Borussia Mönchengladbach 1-3

Colonia-Magonza 2-2

Union Berlino-Bayern Monaco 0-2

Werder Brema-Bayer Leverkusen 1-4

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 58

Borussia Dortmund 54

Borussia Mönchengladbach 52

RB Lipsia 51

Bayer Leverkusen 50

Wolfsburg 39

Schalke 04 e Friburgo 37

Hoffenheim 35

Colonia 33

Hertha Berlino 31

Union Berlino 30

Eintracht Francoforte* 28

Augusta e Magonza 27

Fortuna Düsseldorf 23

Werder Brema* 18

Paderborn 17

* una partita in meno

 

Ci sono atleti in grado di dare il meglio di sé stessi proprio al momento giusto.

È il caso di Franz “Bulle” Roth. Nato a Memmingen, in Svevia, il 27 Aprile 1946, centrocampista, cresce nel TSV Bertoldshofen e passa, nel 1964, allo SpVgg Kaufbeuren dove viene notato da un osservatore del Bayern che decide di portarlo a Monaco. Čajkovski non ha dubbi: quel giovanottone è proprio quel che gli serve. Firmato il contratto da pro, viene subito gettato nella mischia: 27 Agosto 1966, seconda di campionato, 0-0 a Düsseldorf e due settimane dopo arriva il primo gol, quello del temporaneo 3-0 nella vittoria esterna per 6-1 sul KSC. Bulle (Toro) di nome, di fatto, di maglia e persino di segno zodiacale, è un incontrista senza pari ma dotato di tecnica eccellente, che sa sempre tirare fuori al momento opportuno. Una Coppa delle Coppe, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, quattro finali giocate (e vinte), tre reti segnate, due delle quali decisive: il solo Di Stéfano ha saputo fare meglio di lui quando si arriva al dunque in Europa. Ma Bulle non scherza nemmeno in patria: quattro Schale e tre DFB-Pokal ne fanno uno dei calciatori più titolati di Germania. Nel 1978, dopo 322 gare e 72 gol con la maglia dei Roten, si trasferisce al neopromosso Casinò Salisburgo con cui resta una stagione e chiude la carriera professionistica ma nel 1980 torna sui campi, al Sandhausen, per trasferirsi al TSV Mindelheim con cui rimarrà fino al 1985, anno in cui appende le scarpe al chiodo. Implacabile guerriero sul terreno di gioco, nella vita di tutti i giorni è uomo gioviale ed allegro, con un debole per l’eleganza (è proprietario di negozi di abbigliamento ed articoli sportivi a Bad Wörishofen e a Marktoberdorf), ma di grande sensibilità ed impegnato socialmente a favore dei meno fortunati. La moglie Inka lo lascia dopo trent’anni, nel 2007, a causa di un male incurabile. Vive a Bad Wörishofen, dove ama rilassarsi con il golf. Uno solo non l’ha amato: Helmut Schön, purtroppo, che gli ha concesso solo quattro occasioni, peraltro di scarso rilievo, con la Weißtrikot, senza mai convocarlo per appuntamenti importanti. Ma se si lascia a casa Bulle Roth vuol dire che le vacche, da quelle parti, sono particolarmente grasse.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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