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Calcio

La route pour France 2016: Il Girone C – 5 mag

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É il girone dei campioni del Mondo. Dal Gruppo C partirà la scalata della Germania di Joachim Jöw, che molti tra addetti ai lavori e semplici appassionati immaginano proiettata nel cielo di Saint-Denis al triplice fischio della finalissima del prossimo 10 luglio. Prima di allora, i teutonici dovranno incrociare, nell’ordine, Ucraina, Polonia e Irlanda del Nord in una fase a gironi non così agevole come sembra. Non sarà avversario tenero la Polonia del “tedesco” Robert Lewandowski, capace di abbattere i panzer a Varsavia nella sfida di andata del girone qualificatorio, nel quale i biancorossi hanno chiuso come secondi ad una sola lunghezza dalla superfavorita Germania, poi vincitrice nel match di ritorno. La “bella” si disputerà direttamente in Francia, quando non saranno ammessi passi falsi. Oltralpe si giocheranno il tutto per tutto anche Ucraina e Nord Irlanda, giunte al Mondiale con animi antitetici: la Nazionale di Kiev, schiaffeggiata da Spagna e Slovacchia nelle qualificazioni, è dovuta passare per la porta secondaria dei Play-Off. Ben diversa è la sorte dei sorprendenti Nordirlandesi, qualificatisi in virtù del primo posto conquistato nel Gruppo F.

 

 

GERMANIA

 

L’obiettivo, neanche a dirlo, è quello di diventare la nuova Spagna, abbinando il trionfo europeo a quello mondiale. Il double è certamente alla portata dei Tedeschi, non particolarmente brillanti nel Gruppo D della fase di qualificazione. L’en plein di vittorie, riuscito alla sola Inghilterra, è sfuggito di molto ai ragazzi di Joachim Löw, incappati nelle sconfitte esterne contro Polonia e Irlanda e nel pareggio acciuffato in extremis dagli Irlandesi a Gelsenkirchen alla terza giornata.

In Francia, tuttavia, è facile aspettarsi una Germania diversa. Lo zoccolo duro dell’undici titolare è lo stesso che ha cannibalizzato il torneo di Brasile 2014. É ancora sotto gli occhi di tutti il massacro sportivo del Mineirão, con i Carioca padroni di casa sconfitti in Semifinale con un tennistico 7-1. Quasi tutti gli eroi di Belo Horizonte saranno presenti in Francia, a cominciare dal numero uno dei numeri uno: Manuel Neuer. Il portiere-libero più efficace del pianeta infonderà sicurezza alla linea dei difensori che avrà come punti fermi Jérôme Boateng e Mats Hummels: il primo è un suo rodato compagno di successi al Bayern Monaco, dove è titolarissimo, il secondo, in procinto di dire auf wiedersehen al Borussia Dortmund, lo diventerà dalla prossima stagione. In caso di difesa a tre, opzione più che solo contemplata da Löw, ai due verrà affiancato uno tra l’ex sampdoriano, Mustafi, oggi al Valencia,  il romanista Rüdiger; se si giocherà con la linea a quattro il reparto sarà completato dal terzino sinistro del Colonia Jonas Hector e da Matthias Ginter (’94), che ad Euro 2016 andrà ad occupare, giovanissimo, la zona di campo appartenuta per un decennio a Philipp Lahm, ritiratosi dalla Nazionale una volta sollevata da capitano la Coppa del Mondo 2014. Dal capitano di ieri a quello di oggi: Bastian Schweinsteiger, 113 presenze e 24 gol con i panzer, rischia di saltare la rassegna europea per infortunio. L’eventuale forfait di un gigante come Sweini metterebbe in ginocchio la stragrande maggioranza delle squadre, ma non la Germania, che tra Toni Kroos, Güdogan, Kramer, Rudy e lo juventino Khedira in mediana non teme rivali. I lavoratori del centrocampo teutonico fungeranno da fidi scudieri di chi avrà l’incarico di creare scompiglio sulla trequarti. Il parco trequartisti a disposizione di Löw è per distacco il migliore al mondo. Thomas Müller (’89), all’occorrenza unica punta o addirittura mezzala, è il classico desiderio proibito di ogni allenatore: il crack del Bayern è tra i calciatori più completi in circolazione ed è decisivo sempre e comunque. In Francia gli daranno manforte due sontuosi giocolieri del calibro di Mesut Özil, sugli scudi all’Arsenal, e Mario Götze. Con un terzetto così in rosa, rischiano i vari Bellarabi, Schürrle, Volland e, soprattutto, il fenomeno del Dortmund Marco Reus, titolari inamovibili in qualsiasi altra Nazionale.

Capitolo attacco. Dopo l’addio alla Nazionale della leggenda Miro Klose, capocannoniere della Nazionale con 71 perle all’attivo, e l’esclusione, per motivi disciplinari, dell’attaccante del Wolfsburg Max Kruse, l’indiziato numero uno a ricoprire il ruolo di terminale offensivo rimane, per caratteristiche tecniche e fisiche, Mario Gómez. Disastroso durante la sua parentesi fiorentina, in netta ripresa con la maglia del Besiktas, il quasi trentunenne centravanti a dispetto dei suoi 26 gol non è una prima scelta del CT, che gli preferisce un falso nove tecnico e mobile come Götze o un garanzia come Müller.

Insomma, per Löw non c’è che l’imbarazzo della scelta. La sua Nazionale, attrezzata per vincere senza mai rinunciare a convincere, è davvero über alles.

 

POSSIBILE ROSA

P: Neuer (Bayern), Ter Stegen (Barcellona), Leno (Bayer Leverkusen).

D: Boateng (Bayern), Hummels (B. Dortmund), Mustafi (Valencia), Hector (Colonia), Ginter (B. Dortmund), Rüdiger (Roma), Durm (B. Dortmund).

C: Müller (Bayern), Gündogan (B. Dortmund), Götze (Bayern), Özil (Arsenal), Kroos (Real Madrid), Kramer (Bayer Leverkusen), Rudy (Hoffenheim), Khedira (Juventus), Bellarabi (Bayer Leverkusen).

A: Volland (Hoffenheim), Gómez (Besiktas), Reus (B. Dortmund), Schürrle (Wolfsburg).

CT: Joachim Löw

 

QUALIFICAZIONI

GRUPPO D: GERMANIA 22; Polonia 21; Irlanda 18; Scozia 15; Georgia 9; Gibilterra 0.

V – P – S: 7 – 1 – 2

Gol fatti – Gol subiti: 24 – 9

Miglior marcatore: Müller (9)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 11 – Miglior piazzamento: Campione (1972, 1980, 1986)

 

STELLE: Thomas Müller, Manuel Neuer, Mesut Özil

 

 

POLONIA

 

Conquistato per la terza volta consecutiva il pass per l’Europeo, la Polonia si recherà in Francia alla caccia del primo storico acuto. I tre punti, sfuggiti sia nell’edizione del 2008 che in quella casalinga del 2012, non sono più utopia per la Nazionale del CT Adam Nawałka, forte di un gruppo in crescita e sempre più avvezzo a palcoscenici importanti come quelli della Champions, dell’Europa League e dei principali campionati europei. La squadra capace di far vacillare il primato tedesco nel girone di qualificazione dovrebbe schierare tra i pali l’estremo difensore della Roma Wojciech Szczęsny, che dovrà guardarsi dall’agguerrita concorrenza di due ottimi portieri come Fabianski e Boruc, titolari in Premier League con Swansea e Bournemouth. protetto da una difesa che ha nel centrale e capitano del Torino Kamil Glik e nel trentenne terzino destro Piszczek, dal 2010 al Borussia Dortmund, gli elementi di maggiore caratura. In mediana brilla Grzegorz Krychowiak, in forza al Siviglia, incaricato di fare il lavoro sporco al posto di chi, come l’ala del Rennes Kamil Grosicki o Jakub Błaszczykowski, ha invece il compito di offendere. Finito rapidamente ai margini nel suo primo anno alla Fiorentina, Kuba vorrà prendersi la sua personale rivincita, dimostrando all’Europa di avere ancora la qualità per fare la differenza come nei migliori anni vissuti con la casacca giallonera. In odore di conferma è la stellina dell’Empoli Piotr Zielinski, centrocampista classe 1994, già 3 gol in Nazionale.

In attacco il pericolo pubblico numero uno si chiama Robert Lewandowski. Il bomber del Bayern Monaco è in assouto tra i migliori realizzatori che attualmente calcano i campi del Vecchio Continente. Per il cecchino nato a Varsavia nel 1988 sono finora 244 i gol messi a segno in carriera, di cui 63 nelle ultime due stagioni bavaresi, che parlano di una media monstre pari a 0,65 a partita. In Nazionale l’ex punta di diamante del Borussia Dortmund ha totalizzato 34 centri in 75 presenze. Uno score destinato ad essere incrementato, forse già nella fase a gironi del prossimo Europeo, quando il capitano ce la metterà tutta per spingere la sua Polonia verso inesplorati lidi. A suon di gol, naturalmente.

 

POSSIBILE ROSA

P: Szczęsny (Roma), Fabianski (Swansea), Boruc (Bournemouth).

D: Glik (Torino), Piszczek (B. Dortmund), Salamon (Cagliari), Pazdan (Legia Varsavia), Wawrzyniak (Lechia Danzica), Jędrzejczyk (Legia Varsavia), Lewczuk (Legia Varsavia), Szukala (Osmanlispor).

C: Krychowiak (Siviglia), Błaszczykowski (Fiorentina), Zielinski (Empoli), Rybus (Terek Grozny), Grosicki (Rennes), Linetty (Lech Poznan), Jodłowiec (Legia Varsavia), Borysiuk (Legia Varsavia).

A: Lewandowski (Bayern), Milik (Ajax), Sobiech (Hannover), Teodorczyk (Dinamo Kiev).

CT: Adam Nawałka

 

QUALIFICAZIONI

GRUPPO D: Germania 22; POLONIA 21; Irlanda 18; Scozia 15; Georgia 9; Gibilterra 0.

V – P – S: 6 – 3 – 1

Gol fatti – Gol subiti: 33 – 10

Miglior marcatore: Lewandowski (13)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 3 – Miglior piazzamento: Primo Turno

 

STELLE: Robert Lewandowski, Kamil Glik, Jakub Błaszczykowski

 

 

UCRAINA

 

Da co-organizzatrici dell’ultimo Europeo a rivali. Polonia e Ucraina si contenderanno il secondo posto del girone. Stando al percorso delle due compagini sorelle nei rispettivi gruppi di qualificazione non dovrebbe esserci partita: sontuosi i biancorossi, claudicanti i gialloblù, in Francia solo grazie allo spareggio contro la Slovenia. Ma scrutando meglio il cammino dell’Ucraina di Fomenko, non può non saltare all’occhio il 4 sotto la casella dei gol subiti, a testimonianza di una retroguardia che sintetizza tutto il meglio che ha da offrire la squadra regina del massimo campionato autoctono: lo Shakhtar Donetsk. I Minatori prestano alla nazionale i tre quinti della difesa titolare: il portiere Andryi Pyatov (’84), il centrale Rakitsky e il terzino sinistro Shevchuk, il “nonno” del gruppo con i suoi quasi 37 anni. Va da se che non basta l’aggiunta di Evgen Khakeridi, ottimo stopper della Dinamo Kiev, e del laterale destro Fedetsky (Dnipro) per alterare equilibri di un pacchetto arretrato collaudatissimo. Uno dei due posti davanti alla difesa è assicurato per un altro perno dello Shakhtar, il ventiseienne Stepanenko. Accanto a lui in tre si giocano una maglia da titolare: l’esperto capitano del Dnipro Ruslan Rotan, il classe ’91 Sydorchuk (Dinamo Kiev) e il capitano nonché recordman di presenze (142) Anatoliy Tymoshchuk, coriaceo mediano con un passato più che significativo allo Shakhtar, al Bayern Monaco e allo Zenit San Pietroburgo. Spente le 37 candeline, la leggenda vivente del calcio ucraino, ora nelle file dei kazaki del Kairat, si avvia a concludere una carriera che lo vedrà per un’ultima volta agli Europei, se non come attore principale sul campo, di certo come indispensabile uomo-spogliatoio.

Nel 4-2-3-1 su cui è solito puntare il CT Fomenko grande hanno importanza gli esterni alti. Tra questi, i più talentuosi e rappresentativi sono senz’altro Konoplyanka del Siviglia e Yarmolenko della Dinamo Kiev, entrambi ventiseienni che, dall’alto di doti tecniche e atletiche fuori dal comune, in Francia avranno l’onere e l’onore di issarsi la squadra sulle spalle. Per il ruolo di unico terminale d’attacco sarà corsa a due tra Artem Kravets, in prestito dalla Dinamo Kiev allo Stoccarda, e Zolulya, centravanti del Dnipro, con il più esperto Seleznyov (’85) pronto a fare da terzo incomodo.

Certo, all’Ucraina manca e non poco il carisma e la qualità di una stella assoluta come Andriy Shevchenko, capace di entusiasmare i suoi e, al contempo, di far tremare i polsi agli avversari. Le sue 48 reti in 17 anni di Nazionale sembrano irraggiungibili. Oggi l’Ucraina confida in Yarmolenko e Konoplyanka. La speranza del popolo di Kiev è che i due riescano ad imitare il grande Sheva almeno un po’. Anche solo per pochi, pochissimi giorni di un’estate francese.

 

POSSIBILE ROSA

P: Pyatov (Shakhtar), Boyko (Besiktas), Shevchenko (Zorya Lugansk).

D: Rakitsky (Shakhtar), Khakheridi (Dinamo Kiev), Fedetsky (Dnipro), Kucher (Shakhtar), Shevchuk (Shakhtar), Selin (Platanias), Morozyuk (Dinamo Kiev).

C: Rotan (Dnipro), Sydorchuk (Dinamo Kiev), Tymoshchuk (Kairat), Stepanenko (Shakhtar), Konoplyanka (Siviglia), Garmash (Dinamo Kiev), Rybalka (Dinamo Kiev), Gusev (Dinamo Kiev).

A: Kravets (Stoccarda), Zozulya (Dnipro), Yarmolenko (Dinamo Kiev), Seleznyov (Kuban), Budkivskiy (Zorya Lugansk).

CT: Mykhaylo Fomenko

 

QUALIFICAZIONI

GRUPPO C: Spagna 27; Slovacchia 22; UCRAINA 19; Bielorussia 11; Lussemburgo, Macedonia 4.

V – P – S: 6 – 1 – 3

Gol fatti – Gol subiti: 14 – 4

Miglior marcatore: Yarmolenko (4)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 1 – Miglior risultato: Primo Turno (2012)

 

STELLE: Andriy Yarmolenko, Evgen Konoplyanka, Taras Stepanenko

 

 

IRLANDA DEL NORD

 

Si tratta, molto probabilmente, della più grande sorpresa delle qualificazioni. La piccola nazionale guidata dall’ex centrocampista Michael O’Neill non solo ha strappato per la prima volta il pass per gli Europei, ma l’ha fatto in grande stile, piazzandosi in testa al Gruppo F e lasciandosi alle spalle squadre più quotate come Romania, Ungheria e Grecia. La Cenerentola di Francia 2016 proverà a stupire ancora volando sulle ali dell’entusiasmo e cullando la consapevolezza di non avere nulla da perdere e moltissimo da guadagnare.

Neanche a dirlo, sono pochi i componenti della rosa noti al di fuori dei confini britannici. La maggior parte dei ventitré che salperanno alla volta della Francia è prelevata dalla Premier League, dalla Championship e dalla massima serie scozzese. I nomi più “pesanti” sono di ben altra caratura rispetto a quello del più grande calciatore nordirlandese della storia: il mitico George Best. Oggi i top sono quasi tutti difensori: Jonny Evans, possente stopper classe ’88 scivolato al West Bromwich dopo ben sette stagioni al Manchester United, Chris Baird, 76 caps con i biancoverdi, e Patrick McNair, promettente difensore-mediano dello United. Ai tre va aggiunto il centrocampista del Southampton Steven Davis (’85) e la punta del Norwich Kyle Lafferty, che con i suoi 16 gol occupa il secondo posto della lista dei cannonieri più prolifici della nazionale nordirlandese. Best, insomma, dista parecchi anni luce.

Con un parco giocatori non irresistibile, per il CT O’Neill la mission di conquistare gli Ottavi si pone ai limiti dell’impossible; non quella di ben figurare, specialmente contro Ucraina e Polonia, che pure restano nettamente favorite per il secondo posto del girone.

 

POSSIBILE ROSA

P: McGovern (Hamilton), Carroll (Notts County), Camp (Bournemouth).

D: J. Evans (West Brom), McAuley (West Brom), Cathcart (Watford), Hughes (Melbourne City), McLaughlin (Fleetwood), McCullough (Doncaster), Baird (Derby County), D. Lafferty (Burnley).

C: Davis (Southampton), Norwood (Reading), Dallas (Leeds), C. Evans (Blackburn), Ferguson (Millwall), McCourt (Luton Town).

A: K. Lafferty (Norwich), Magennis (Kilmarnock), Ward (Nottingham Forest), McGinn (Aberdeen), McKay (Dundee Utd), Washington (QPR).

CT: Michael O’Neill

 

QUALIFICAZIONI

GRUPPO F: IRLANDA DEL NORD 21; Romania 20; Ungheria 16; Finlandia 12; Faer Øer, Grecia 6

V – P – S: 6 – 3 – 1

Gol fatti – Gol subiti: 16 – 8

Miglior marcatore: Lafferty (7)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: Prima partecipazione

 

STELLE: Jonny Evans, Kyle Lafferty, Steven Davis

 

IL CALENDARIO DEL GRUPPO C


1° Giornata (12 giugno)

Polonia-Irlanda del Nord

Germania-Ucraina

 

2° Giornata (16 giugno)

Ucraina-Irlanda del Nord

Germania-Polonia

 

3° Giornata (21 giugno)

Irlanda del Nord-Germania

Ucraina-Polonia

 

FAVORITA: Germania

OUTSIDER: Polonia

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