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La Sampdoria saluta la Serie A: è matematicamente in Serie B

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Dopo i due verdetti della Serie B che hanno visto il ritorno in Serie A, prima del Frosinone e poi nel weekend scorso del Genoa guidato da Alberto Gilardino, proprio il massimo campionato ha emesso il primo verdetto che interessa la prossima stagione: la Sampdoria è matematicamente in Serie B. Il 2-0 inflitto ieri alla Dacia Arena dall’Udinese, insieme alla vittoria del Verona nella gara contro il Lecce, hanno visto la Samp accumulare 13 punti di ritardo dalla zona salvezza con 12 punti a disposizione, retrocedendo così in Serie B con quattro giornate d’anticipo.

I blucerchiati vedono il termine di una stagione difficilissima sia dal punto di vista tecnico che dal punto vista societario. Una stagione che li ha visti subire la querelle legata ai problemi della proprietà di Massimo Ferrero, il rischio fallimento, e un lato sportivo complicato. La Sampdoria è sempre rimasta nelle ultime tre posizioni, cominciando la stagione con Marco Giampaolo, poi esonerato, e terminandola non senza problemi e nervosismi con Dejan Stankovic.

La Sampdoria era in Serie A ininterrottamente da 11 stagioni. L’ultima retrocessione risaliva all’anno 2010/11, quando i blucerchiati crollarono dal mese di gennaio in poi dopo gli addii di Cassano e Pazzini. In quell’occasione la Sampdoria riuscì a trovare immediatamente la nuova promozione guidata da Beppe Iachini durante la stagione 11/12 passando per i playoff. Questa volta la situazione è ben più complicata. La situazione societaria e debitoria della Samp rischia di far sparire il club e farlo ripartire dalla Serie D. L’avvocato Romei, vicepresidente della Sampdoria, ha dichiarato ieri dopo la fine della partita che l’attuale dirigenza blucerchiata ha già approntato un “piano sostenibile” in vista del campionato di Serie B. Ma tutto sarà rimandato a trattative che col calcio c’entra poco.

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