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Calcio

“We Love Football”: gli spettacolari quarti di finale

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Grande appuntamento questa mattina allo stadio “Biavati” di Corticella dove, nel giro di qualche ora, si sono affrontate le 8 migliori squadre del torneo.

Vediamo come è andata.

Genk v. Inter 1-1 (10-11 dopo i calci di rigore)

Sotto un diluvio molto “british”, va in scena un match decisamente equilibrato. A rompere il ghiaccio ci pensa il gigantesco mediano belga Pierre Dwomoh al 6° della ripresa, abile ad inserirsi sull’intuitiva imbeccata del trequartista Luca Oyen per poi battere il portiere nerazzurro Andrea Magri. L’Inter però non ci sta, e dopo aver rischiato il pareggio in un paio di occasioni, trova il gol dell’uno a uno grazie alla zampata in mischia di Giovanni Fabbian sugli sviluppi di un corner.

Le bizze atmosferiche contribuiscono a regalarci un finale all’inglese, con tanti tackle e diversi ribaltamenti di fronte, ma si arriva al triplice fischio col risultato inchiodato sulla parità .

Come da regolamento, si passa direttamente ai calci di rigore. Ecco, da tempo immemore non ricordavo una lotteria così impazzita: 13 (tredici!) tiri dal dischetto per parte, con alcuni giocatori costretti addirittura al “doppio giro”. Decisivo, ai fini del passaggio del turno, l’errore dagli 11 metri proprio del numero 10 Luca Oyen  che si fa ipnotizzare dal portierone interista interrompendo bruscamente il sogno fiammingo.

Passa l’Inter. Il Genk  invece torna in Belgio con la consapevolezza di aver disputato un buonissimo torneo.

Lente d’ingrandimento   indubbiamente Pierre Dwomoh. Fisico fuori media, buona visione di gioco, incursioni decisive e termometro dell’incontro sempre sotto controllo. A volte regista, a volte incontrista. Gol oggi, assist vincente nel precedente spareggio da “dentro o fuori” contro il Sassuolo. Potrebbe ricordare lontanamente Patrick Vieira… 

Palmeiras v. Lokomotiv Zagabria 4-0

Una “non partita” (visto il gap fra le due squadre) che comincia in modo bizzarro, cioè con il numero 10 croato che decide di calciare misteriosamente in porta dopo il fischio di avvio. Oscuri schemi balcanici oppure il presagio di una partita già persa in partenza?

Tant’è. I brasiliani dominano la scena e solo grazie ad un paio di buoni interventi dell’estremo difensore biancoblù Dominik Vinceli, chiudono il primo tempo con un minimo vantaggio firmato dal rocambolesco colpo di testa del centravanti Ribeiro Rodigues.

Nella ripresa, lo tsunami  biancoverde rompe gli argini del Lokomotiv e travolge la squadra di Zelicko Dacer senza pietà.  Al 7’ segna  il solito Kewen Dos Santos con un preciso diagonale dopo un morbidissimo stop a seguire. Due minuti più tardi, tocca allo scatenato furetto Furtado Gondim convertire in rete l’assist al bacio di Ribeiro Rodrigues. A pochi minuti dallo scadere, chiude il discorso lo sgusciante esterno Marcio Santana con un tocco ravvicinato che batte l’incolpevole portiere in uscita.

Il Lokomitv si ferma qua, francamente  andando  anche leggermente oltre alle aspettative della vigilia. Il Palmeiras mostra ancora una volta i muscoli, candidandosi seriamente alla vittoria finale.

 Lente d’ingrandimento   complicato, perché “la palestra” è una squadra davvero completa in ogni reparto. Tuttavia, sono rimasto impressionato dall’invidiabile capacità di dribbling di Furtado Gondim. Attenzione però, non solo doppio passo e suola, ma anche concretezza al tiro e discreta “garra” sudamericana. Niente male davvero.

Gli altri risultati.

Ajax v. Roma 4-0

Atalanta v. Flamengo  5-4 (dopo i calci di rigore)

Le semifinali (domani pomeriggio allo stadio “Renato Dall’Ara”)

Ore 15,45: Inter v. Atalanta

Ore 17: Ajax v. Palmeiras

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