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Dakar | Conclusa la Crono 48H, Schiumarini-Succi guadagnano posizioni. Problemi per Busi e Catanese

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Ufficio Stampa per Andrea Schiumarini, Laura Doria


La Century CR6 di Schiumarini-Succi tra le dune della Crono 48HSi è conclusa l’attesissima e temutissima Crono 48H della Dakar 2024. La tappa da due giorni, che si è tenuta nel deserto di Rub al-Khali, il più vasto del mondo, è stata la grande novità di questa edizione e ha riempito le testate specializzate per i giorni antecedenti l’inizio della corsa. La tappa incuteva timore sia per le modalità di svolgimento che per il percorso, lungo oltre 500 km e immerso nelle dune, da chiudere in due giorni, intervallati da uno stop per tutti dalle ore 16.00 all’alba. In questo periodo gli equipaggi hanno avuto modo di raggiungere uno dei sette bivacchi allestiti per passare la notte con solo una tenda, un sacco a pelo ed una razione di cibo in stile militare, fornita dall’organizzazione, composta da due scatole di cibo, biscotti dolci e salati, una bevanda isotonica in polvere, una busta di zuppa di patate, zucchero, un sacco di plastica per contenere tutti i rifiuti ed una sorta di strumento militare per accendere un fuoco per riscaldare il cibo.

Schiumarini: «Mai affrontata una gara così»

L’equipaggio della Century numero 260 formato da Andrea Schiumarini e Andrea Succi ha concluso la sesta tappa al nono posto in categoria Ultimate T1.2 Proto 4×2, in una frazione caratterizzata da un atterraggio violento su una duna che ha danneggiato esteticamente l’anteriore del Century CR6. «È stata una tappa durissima», ha dichiarato Schiumarini. «Non avevo mai affrontato una gara così, una distesa infinita di dune L1/L2/L3. Abbiamo dovuto dar fondo a tutte le nostre forze e alla nostra esperienza per arrivare all’arrivo. Mentre cercavano di uscire da un buco infernale siamo decollati e l’impatto violento con una duna ha sensibilmente modificato l’anteriore del Century, che ha subito solo danni estetici e non strutturali. Chiudere questa tappa è stato qualcosa di veramente grande, perché non era affatto scontato. In compenso abbiamo visto panorami meravigliosi e fatto dei passaggi sulle dune che mai avrei pensato di poter fare. Anche dormire al bivacco con solo una tenda, un sacco a pelo ed una razione K come cibo è stata un’esperienza da raccontare. Ma questa è la Dakar, e noi ci siamo».

Il duo Schiumarini-Succi occupa ora la 33esima posizione nella classifica Ultimate, a nove ore da un mostro sacro come Carlos Sainz, mentre nella graduatoria Ultimate T1.2 Proto 4×2 i due romagnoli sono al nono posto, attardati di 7.16′ 59”.

La Crono 48H di Busi e Catanese

In attesa di notizie fresche da parte di Rebecca Busi e Francesco Catanese sui loro rispettivi social, il cronometro ci fornisce i primi riscontri e i primi brividi. Al momento non appare infatti in graduatoria la giovane pilota di Camugnano, che dal live tracking della Dakar sembra essere ancora nel percorso di gara.

Catanese, dal canto suo, deve aver incontrato diverse difficoltà, dal momento che ha impiegato oltre venti ore per concludere la tappa, pagando in aggiunta ben 43 ore di penalità, che lo hanno relegato alla ottantanovesima posizione della classifica Rally2. Arrivare comunque al traguardo di tappe come questa dev’essere comunque una grande soddisfazione per un pilota non professionista di oltre cinquant’anni.

Sabato di riposo

Domani la corsa osserverà una giornata di meritato riposo, nella quale i protagonisti si prenderanno cura del proprio recupero fisico e di quelli dei mezzi di gara, prima della ripresa della competizione programmata per domenica 14 con la settima tappa. La Riyadh – Al Duwadimi avrà una lunghezza totale di 873 chilometri, dei quali 483 saranno di prova speciale. La prima parte di questa sarà caratterizzata da una sorta di labirinto all’interno del canyon, che metterà alla prova gli equipaggi, prima di un’intensa sezione caratterizzata dalle dune.

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