Seguici su

Motor Valley

Lamborghini Reventon, esagerata e inconfondibile

Pubblicato

il

Lamborghini.com

Solo 20 esemplari per entrare nella leggenda: la Lamborghini Reventon è certamente uno dei modelli più esclusivi mai prodotti a Sant’Agata; prima delle moderne few-off della casa bolognese, è una vettura che non solo ha reso omaggio al glorioso passato del Toro, ma ha anche cambiato la storia del marchio ispirando le Lamborghini del futuro.

Stile Lambo

La Reventon viene presentata al pubblico in occasione del Salone di Francoforte del 2007, quasi cinque anni dopo la prima apparizione della Murcielago; tanti sono gli elementi di continuità tra i due modelli, entrambi ispirati dalla Diablo e dalla Countach, prima vettura caratterizzata dall’iconica forma a cuneo disegnata da Marcello Gandini. Inconfondibile anche l’apertura a forbice delle porte, così come il motore V12 aspirato, veri simboli del Toro. A contraddistinguere la Reventon però sono le sue soluzioni spinte totalmente all’estremo: le sue linee nette, spigolose e innovative ispireranno successivamente la Aventador, che riprende alcuni dei suoi caratteristici elementi di stile come la forma dei fanali e le grandi prese d’aria sul muso.

Le prese d'aria sul muso della Lamborghini Reventon
Le prese d’aria sul muso della Lamborghini Reventon (source: lamborghini.com)

La piccola serie di Reventon prodotte dal Toro rappresenta uno dei primi esercizi di stile dell’allora neonato Centro Stile Lamborghini, inaugurato solo nel 2004; si tratta anche di uno risultati più originali e creativi mai conseguiti dalla casa bolognese.

Esagerazioni funzionali

Nessun particolare della Reventon è lasciato al caso: tutti, specialmente quelli più spinti, hanno una funzione ben precisa. Il più interessante è probabilmente la configurazione delle prese d’aria sotto le porte, esempio principe della filosofìa del Toro di aggressività funzionale: mentre quella sul lato del guidatore si presenta di grandi dimensioni per favorire l’afflusso d’aria al radiatore, quella sul lato destro, caratterizzata da una superficie piatta, ha lo scopo di indirizzare il flusso al di sotto del pavimento della vettura. Anche le alette in fibra di carbonio presenti sui cerchi hanno uno scopo ben preciso, ossia favorire il raffreddamente dei freni.

Le prese d'aria sul lato guidatore della Lamborghini Reventon
Le prese d’aria sul lato guidatore della Lamborghini Reventon (source: lamborghini.com)

Anche l’abitacolo della Reventon non rinuncia a mettersi in mostra per i suoi spunti innovativi, non solo per il design ma anche per i materiali utilizzati: gli interni sono realizzati in alcantara, fibra di carbonio e pelle, anticipando i cockpit della generazione successiva; i display sono realizzati con cristalli liquidi TFT, tecnologie viste solo sugli aerei più moderni, e offrono strumenti di visualizzazione delle forze dinamiche simili a quelli dei team di Formula 1. Un’influenza, quella del mondo dell’aeronautica, che avvolge la Reventon in maniera totale, sia all’interno che all’esterno, dato che anche le linee nette ed essenziali e la collocazione delle prese d’aria è fortemente ispirata dagli aerei da caccia.

Gli interni della Lamborghini Reventon
Le prese d’aria sul lato guidatore della Lamborghini Reventon (source: lamborghini.com)

Dodici cilindri

Sotto il cofano della Reventon viene riproposto, senza sottoporlo ad alcun tipo di variazione, il motore già impiegato dalla Lamborghini sulla Murcielago LP640. Si tratta di un propulsore V12 da 6,5 litri in grado di garantire una potenza di 65 CV a 8000 giri al minuto; una spinta che consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 3,4 secondi, e di superare agevolmente di 340 km/h.

Facendo un giro al MUDETEC, Museo delle Tecnologie Lamborghini, è impossibile non fermarsi ad ammirare la Reventon, una delle più innovative ed iconiche vetture mai prodotte dal Toro; il suo successo è stato sbalorditivo, con tutti e venti i modelli prodotti che sono stati venduti a tempo di record.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *