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Fabbian si presenta: «Sono un ragazzo tenace. Ci toglieremo tante soddisfazioni»

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Questo pomeriggio, presso la sala stampa di Casteldebole è stato presentato Giovanni Fabbian.
Con lui anche Marco Di Vaio.

Parola a Di Vaio: «Giovanni è stato il miglior centrocampista per numeri della scorsa Serie B. Lo abbiamo cercato prima del mancato accordo tra Udinese e Inter, poi in un giorno abbiamo chiuso la trattativa appena è saltato l’affare Samardzic. Ha caratteristiche importanti per imporsi in Serie A, siamo felici di averlo con noi. L’Inter tra due anni può riportarlo a Milano. Questo perché anche l’Inter pensa che Giovanni abbia un futuro importante davanti».

Come hai vissuto l’estate visto quanto accaduto con l’Udinese?

«Mi sono allenato quasi sempre a Milano, ho fatto la tourneé in Giappone con l’Inter. Le vicende accadute mi hanno un po’ destabilizzato ma ora sono qui».

Com’è stato l’impatto con Thiago Motta?

«Super positivo, mi metto sempre a disposizione e mi adeguo alle esigenze di ogni allenatore, faremo un buon campionato e penso ci toglieremo delle soddisfazioni».

Come ti sei imposto in Serie B? Cosa ti ha trasmesso Inzaghi?

«Inzaghi mi ha dato la possibilità di sbagliare, e per un giovane questo è importante a livello di stabilità. Giocavo libero di testa».

Sugli inserimenti.

«E’ una mia caratteristica, devo migliorarla allenamento dopo allenamento. Mi piace inserirmi senza palla».

 

In cosa ti senti di dover migliorare?

«Devo migliorare in tante cose, devo perfezionare la costruzione dal basso».

Cosa ti ha chiesto Motta?

«Sto cercando di adeguarmi e di sfruttare gli spazi vuoti, sono a completa disposizione del mister».

Ti è dispiaciuto non andare al Mondiale Under 20?

«Era una competizione importante ma io avevo i playoff con la Reggina, va bene comunque».

Ti piace il tennis? Cosa porti di questo sport negli allenamenti?

«Si, mi piace anche il paddle. Mi piace la tenacia che si mette nel tennis».

Rifaresti il percorso dell’anno scorso?

«L’importante per un giovane è giocare, l’anno scorso è andata bene».

Sei contento della scelta di Bologna?

«Appena ho saputo dell’interesse del Bologna ho detto subito di si».

In famiglia avete la cultura del calcio?

«Mio nonno Gabriele ha giocato a calcio anni fa, era stato cercato da Nereo Rocco ma suo padre non gli ha permesso di andare a giocare perché in casa c’erano altre 10 figlie. Mio padre Alberto gioca a calcio a livello amatoriale».

Che effetto ti ha fatto l’altra sera la partita con il Milan?

«Un effetto bellissimo, il pubblico era molto attivo. Non vedo l’ora di giocare lì».

Qual è il giocatore che guardi con ammirazione?

«Guardavo Ibra perché aveva una grandissima mentalità, mi piace tantissimo Barella, cerco di prendere più caratteristiche possibili da ogni giocatore».

Quali sono le tue caratteristiche extra calcio?

«Mi so adattare, sono tenace e non mollo mai. Mi faccio trovare pronto davanti a ogni situazione».

A livello di intensità come è stato il passaggio tra la Reggina e l’Inter?

«La differenza di categoria c’è e si vede. In entrambi i posti mi sono adeguato, all’Inter sono tutti bravissimi e il livello è altissimo».

L’anno scorso pensavi già alla Serie A? Conoscevi il Bologna?

«L’anno scorso pensavo alla Serie B, ora penso solo al Bologna e alla Serie A».

Ti senti più mezzala di inserimento o te la sentiresti di giocare anche davanti alla difesa?

«Io nasco come mezzala e mi piace molto inserirsi, ma mi adeguo se serve».

 

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