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Come gioca il Torino di Ivan Juric? Problemi e soluzioni della formazione granata

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Finita (finalmente) la sosta per gli impegni internazionali, il Bologna torna in campo questa sera al Renato Dall’Ara contro il Torino. La formazione rossoblù ospita i granata allenati da Ivan Juric a partire dalle 20:45. Una gara che il Bologna vuole vincere per riscattare l’immeritato ko di Firenze prima della pausa, ma che soprattutto potrebbe valere l’aggancio ad un clamoroso quinto posto in classifica.

Le basi del Torino: difesa a tre ed esterni

Il Torino da diversi anni vive di alcune certezze. Dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic nel 2017, la formazione granata prima con Mazzarri, poi con Nicola e ora con Juric (al di là delle parentesi Longo e Giampaolo) ha sempre adottato la difesa a tre. Il tecnico croato ne ha fatto una religione, così come il suo maestro Gian Piero Gasperini, e prova tramite le sue “ricette” a far fare un passo avanti al Torino. Tuttavia, Juric in quest’ultima stagione e mezzo sembra non trovare gli ingredienti giusti per permettere alla sua squadra di fare quel passo avanti che le permetterebbe di lottare per l’Europa. Ecco perché all’inizio di questa stagione, tanti tifosi, che vedevano nel tecnico “la garanzia” per provare a migliorare la squadra, iniziano a vederne alcuni limiti. Juric varia la composizione e lo schieramento del suo 11 solamente dal centrocampo insù, tanto che nelle ultime settimane per via dell’inefficacia del 3-4-2-1, è passato al 3-5-2.

Esterni e trequartisti poco efficaci

La forza delle squadre di Juric è sempre stata la capacità di esterni e trequartisti di essere gli uomini in più fase offensiva. Tuttavia, finora il Toro non è riuscito a sfruttare né gli uni né gli altri. Se per gli esterni questo accade soprattutto a causa delle qualità personali degli esterni, lo stesso non si può dire per i trequartisti. In particolar, Juric aveva puntato tantissimo sulla conferma di Nikola Vlasic che però al momento non sta rendendo. Inoltre, complice qualche carenza della dirigenza nella costruzione della squadra, al tecnico manca numericamente un uomo da far giocare tra le linee. Ecco perché da 3-4-2-1 si è prima passati al 3-5-2, in cui lo stesso Vlasic agisce da mezzala.

Il doppio centravanti per trovare il gol

Uno dei principali problemi del Torino in questo avvio di stagione è che oltre a non riuscire a costruire occasioni, i granata faticano a finalizzare. Per ovviare a questa carenza, l’allenatore ha scelto nelle ultime giornate si usare tutte le armi a disposizione. Il 3-5-2, con Vlasic arretrato sulla linea dei centrocampisti, ha visto Zapata e Sanabria schierati nella coppia avanzata. Fornendo dunque maggiore qualità nella finalizzazione della manovra e una varietà di soluzioni offensive che finora il Torino non aveva avuto per via dell’utilizzo di una sola punta in avanti.

Problemi difensivi

Non solo carenze di tipo tecnico. I granata hanno dovuto fare i conti con la sfortuna in questo avvio di stagione. La squadra ha visto man mano perdere pezzi in difesa. Djidji, Zima, Buongiorno, Rodriguez hanno avuto a turno problemi fisici che ne hanno minato la solidità difensiva. Come se non bastasse, nella gara contro l’Inter, i granata hanno perso il resto della stagione il difensore Perr Schuurs, il leader della retroguardia torinista. 

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