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Prima sconfitta stagionale. La Fortitudo basbeball cede per 6-2 contro San Marino

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Partita di alto livello ieri sera al Falchi, dove non a caso si sfidavano le due finaliste del campionato 2021, e anche in questo caso è San Marino ad avere la meglio al termine dell’incontro, nella Gara1 dell’intergirone. L’UnipolSai Fortitudo perde la prima gara stagionale per 6-2, lo fa dopo tre extra inning, alla fine di una gara a dieci riprese in cui è successo praticamente di tutto. Una bella partita che ha avuto la sola pecca, per noi tifosi bolognesi, di vedere la formazione guidata dal Manager Lele Frignani uscire sconfitta dal diamante.

Per l’intera sfida sono le difese a farla da padrone, anche se fioccano gli uomini lasciati in base, e che l’asticella della difficoltà e qualità del gioco si sia alzata lo si vede anche dal fatto che Raul Rivero arrivi a concedere la prima base ball, seguita poi dal primo punto stagionale, sebbene il punto lo subisca fisicamente Gonzalez Polanco, statisticamente va ascritto al nostro “Omone”.

La Fortitudo passa in vantaggio al terzo inning, con il calo del partente sammarinese che concede una serie di basi ball, e che viene alla fine punito dalla valida di Kevin Josephina che manda a casa Filippo Agretti. Fino al sesto inning le difese riprendono il controllo del match con la Fortitudo che decide nel corso della parte alta dell’inning di cambiare pitcher. E’ il primo extrabase della serata che porta gli ospiti a segnare l’1-1, e poi nuovamente le difese chiudono costantemente la porta agli attacchi rivali fino al terzo exta-inning. In realtà, a fine del settimo, la Fortitudo baseball avrebbe la possibilità di chiudere la gara, ma la pallina colpita da Renzo Martini colpisce la parte alta delle protezioni ricadendo in campo, una differenza di pochissimi centimetri, forse non più di 5/10, che però cambia la storia: da un possibile walk-off che avrebbe chiuso la partita sul 2-1 per la Fortitudo, la battuta si trasforma in un doppio in piedi che però non sposta il risultato e la successiva eliminazione di Ricardo Bertossi dopo la base intenzionale concessa a Gonzalez Taveras chiudono gli inning regolamentari.

Si arriva, come detto, alla decima ripresa, che vede la regola dei due corridori fantasma, e la gara cambia definitivamente nella parte alta, quando Leonora mette a terra un doppio che rimbalza proprio sulla linea dell’out, ancora una volta pochi centimetri sono fatali alla Effe, mandando a casa il punto del 2-1. Poi, a basi piene per cercare l’ultimo out mancante e chiudere l’inning con il minor danno possibile, arriva il Grande Slam di Angulo, che praticamente chiude l’incontro portando sul 6-2 San Marino. L’Aquila cerca di ribattere al cambio campo, e accorcia le distanze sul 6-2 finale, ma non riesce purtroppo ad andare oltre.

Un bella gara, equilibrata fino alla fine e decisa solamente da alcuni eventi maggiormente favorevoli agli ospiti, che comunque hanno disputato una prestazione solida meritando la vittoria. Certo, se quella pallina colpita da Martini fosse uscita, potremmo dire la stessa cosa parlando di una vittoria meritata della Effe, anche se Bologna aveva approfittato di un calo del lanciatore per segnare, mentre San Marino ha costruito da solo la propria fortuna, ma in ogni caso coi se e coi ma non si fa la storia.

Oggi pomeriggio e stasera, Gara2 e Gara3 promettono di non essere meno divertenti e spettacolari.

Team

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